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Due italiani su cinque utilizzano servizi mobile banking

smartphone_telefoniaIl 39% degli italiani gestisce i propri risparmi attraverso il mobile banking utilizzando device come smartphone e tablet. Tra questi, il 75% dichiara che questi nuovi strumenti sono in grado di migliorare la gestione delle proprie finanze. Questo è quanto emerge dalla recente indagine internazionale di Ing sul Mobile Banking 2016 voluta da Ing Bank su un campione di circa 15.000 risparmiatori in quindici paesi in cui la banca è presente.
Per quanto riguarda l’utilizzo del mobile banking, l’Italia si attesta al di sotto della media europea con il 47%, mentre tra i paesi più “virtuosi” troviamo l’Olanda con il 63%, il Regno Unito con il 55% e il Lussemburgo con il 52%. Seguono la Spagna con il 51% e l’Austria con il 50%. Spicca tra gli italiani la volontà di passare ai servizi di mobile banking entro i prossimi 12 mesi come dichiarato dal 24% dei nostri connazionali contro la media europea del 16% e il 10% di Australia e Usa. Per il 75% degli italiani e il 71% degli europei il mobile banking ha cambiato in maniera radicale il modo in cui vengono gestiti i propri risparmi.
Cambiano anche i metodi di pagamento: il 66% degli italiani afferma di aver usato meno contante durante l’ultimo anno, mentre il 61% si dichiara favorevole all’utilizzo di pagamenti attraverso lo smartphone. Anche riguardo alle nuove forme di pagamento come i Bitcoin gli italiani si dimostrano positivi considerandoli, per il 48% dei casi, una interessante novità a fronte di un approccio più cauto nel resto dell’europa che registra percentuali intorno al 33%. Prevale un certo scetticismo nei confronti delle app di pagamento di operatori diversi da quelli bancari, il 75% del campione afferma di fidarsi di più delle banche che dei gruppi come Apple, Google o dei social media, app che, nonostante tutto, hanno comunque registrato un incremento significativo nel corso dell’ultimo anno: il 16% rispetto al 9% registrato nel 2015.
Sono molte le banche che stanno investendo nello sviluppo di strategie di Digital Banking proprio in relazione alla crescente fiducia dei clienti in questi nuovi servizi digitali. In uno studio condotto da GFT Technologies SE effettuato intervistando 260 esperti del settore bancario di sette paesi, tra cui l’Italia, si sottolinea come il 34% del campione abbia già avviato un processo di Digital Transformation. Lo studio descrive anche quale sarà il futuro prossimo delle filiali. Gli sportelli bancari saranno ancora presenti, ma saranno interessati da cambiamenti significativi in quanto tutti i processi saranno sempre più digitalizzati. Il 26% dei soggetti intervistati dichiara che in futuro le filiali saranno di tipo misto, ossia una tipologia di filiale in grado di offrire un supporto competente, ma, soprattutto, un accesso in modalità self-service contro il 23% che spera in una banca interamente digitale.
Saranno i Millenials a fare la differenza? Secondo un report di Accenture il loro comportamento potrebbe influire in maniera sostanziale sullo sviluppo delle banche e sulla diffusione dei nuovi metodi di pagamento. Per il 94% dei Millenials esiste solo la banca online e il 39% vorrebbe usare solo sistemi di mobile payment. Sono i più giovani che non hanno interesse a rapportarsi con le banche nella loro classica accezione, banche che, secondo lo studio, se non si adatteranno velocemente al cambiamento digitale, potrebbero subire perdite del 35% entro il 2020.

 

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