Digitalizzazione della Pa. Realtà o utopia? | T-Mag | il magazine di Tecnè

Digitalizzazione della Pa. Realtà o utopia?

Passi avanti, in Italia, ne sono stati fatti, ma siamo ancora piuttosto indietro rispetto ai Paesi europei più virtuosi
di Matteo Buttaroni

agenda_digitaleNonostante gli sforzi, le amministrazioni si stanno muovendo ancora a passo lento

Risparmio, efficienza, trasparenza, semplificazione. Sia in ambito pubblico che privato, sono tanti i vantaggi che deriverebbero da una maggiore digitalizzazione dei servizi e da una completa (o quantomeno, più intensa) dematerializzazione dei supporti cartacei di istituzioni, enti e aziende.
Nonostante gli sforzi che si stanno compiendo, sia in Italia che in Europa, le amministrazioni si stanno muovendo ancora ad un passo piuttosto lento, tanto che secondo il Benchmark Measurement of European eGovernment Services, – redatto da Capgemini in collaborazione con IDC e Politecnico di Milano, giunto ormai alla XIII edizione – ad oggi solo il 60% dei servizi di eGovernment è fruibile online.
Non solo, tra i siti istituzionali monitorati dall’indagine, solo un terzo è pensato per essere mobile friendly, ovvero facilmente leggibile da mobile, mentre gran parte di essi è anche di difficile comprensione da parte dell’utenza che intende usufruirne.
Sebbene in quasi tutta l’Europa si proceda a rilento, il divario tra l’Italia e le altri principali economie dell’area rimane piuttosto ampio. Mentre per alcuni Paesi (Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Germania, Austria, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Francia) gli indicatori che misurano la digitalizzazione stanno piano piano progredendo, per altri – come appunto l’Italia – si rileva una sorta di stazionarietà.
Non a caso secondo l’indice DESI (che classifica i Paesi dell’Unione europea in base alle performance al rendimento digitale) l’Italia occupa il 25esimo posto su 28, guadagnando solo una posizione tra il 2014 ed il 2015. Entrando più nel dettaglio, per quanto riguarda i servizi pubblici digitali, l’Italia occupa il 15esimo posto, avvicinandosi alla media europea, ma rimanendo comunque ben distante dai Paesi più virtuosi. Una delle motivazioni per cui quel che si è fatto non è ancora abbastanza è che gran parte dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione è unidirezionale: solo un terzo dei servizi consente di effettuare pagamenti o portare a termine pratiche amministrative direttamente online.
La causa, ancora una volta, è da ricercarsi anche in una bassa propensione all’investimento (sia per le difficoltà legate alla crisi economica, non del tutto lasciata alle spalle, o semplicemente per uno scarso interesse ancora molto diffuso). Secondo uno studio condotto da NetConsulting gli investimenti pubblici e privati in servizi ICT si attestano al 4,8% del Pil in Italia, contro il 6,5% della media europea, il 6,8% della Germania, il 9,6% del Regno Unito e il 7% della Francia.

 

1 Commento per “Digitalizzazione della Pa. Realtà o utopia?”

  1. […] e della fornitura di servizi al cittadino (attraverso, quindi il potenziamento dell’eGovernment). In questi progetti – 169 fino ad oggi e 54 i comuni coinvolti – sono stati investiti […]

Scrivi una replica

News

Ucraina, Tajani: «Aiutare Kiev significa lavorare per la pace»

«Aiutare l’Ucraina significa lavorare per la pace». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aprendo la prima sessione del G7 a Capri. «Se…

18 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Medio Oriente, Guterres: «C’è il rischio di un conflitto regionale»

«Negli ultimi giorni si è assistito a una pericolosa escalation, un errore di calcolo o un errore di comunicazione potrebbero portare all’impensabile, un conflitto regionale…

18 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Fine vita, governo ricorre al Tar contro l’Emilia-Romagna

La presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero della Salute hanno depositato il 12 aprile al Tar dell’Emilia-Romagna un ricorso contro la Regione per…

18 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

L’economia mondiale è destinata a ridursi mediamente del 19% entro il 2049 a causa della crisi climatica

L’economia mondiale è destinata a ridursi mediamente del 19% entro il 2049 a causa della crisi climatica. Lo sostiene una proiezione realizzata dall’Istituto tedesco di…

18 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia