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Il settore delle costruzioni non riparte

Secondo CRIF, i timidi segnali di ripresa del mercato immobiliare registrati ultimamente non sono sufficienti per un rilancio definitivo del comparto
di Redazione

Gli ultimi report di Unioncamere offrono un’ulteriore conferma sulle difficoltà (ancora attuali) del settore delle costruzioni. Secondo Movimprese – l’analisi di Unioncamere sulla natalità e la mortalità delle imprese italiane –, da gennaio a settembre del 2016, lo stock delle imprese registrate alle Camere di commercio è aumentato di 41.597 unità. Un numero in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+2.227) e che è per oltre metà è riconducibile al contributo offerto da soli tre settori (turismo, commercio e servizi alle imprese).

costruzioni

Tuttavia la ricostruzione del tessuto imprenditoriale non sembra riguardare il settore delle costruzioni – a settembre, le imprese attive nel comparto erano 2.485 unità in meno rispetto all’inizio del 2016 – che vive ancora momenti di difficoltà, con ripercussioni inevitabili sul fronte occupazionale. Secondo il sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il ministero del Lavoro sulle assunzioni relative al 2016, il 20% delle imprese italiane con dipendenti ha assunto o assumerà nuovi lavoratori, con un recupero di oltre 6 punti rispetto al minimo storico del 2013. Anche in questo caso, però, la crescita non coinvolgerà le costruzioni: Unioncamere osserva che una delle maggiori riduzioni riguarda proprio l’edilizia, dove le assunzioni previste sono l’8% in meno rispetto allo scorso anno.
Le difficoltà incontrate dal comparto delle costruzioni negli ultimi anni sono ancora lontane dall’essere completamente superate: CRIF osserva che, nonostante i timidi segnali di ripresa registrati dal mercato immobiliare nell’ultimo periodo – dopo la crescita dello scorso anno (+6,5%), Nomisma stima che il numero delle compravendite residenziali dovrebbe crescere ulteriormente del 7,6% nel 2016 –, il rilancio definitivo del settore delle costruzioni è possibile soltanto attraverso un incremento delle risorse finanziarie necessarie alle imprese per supportare gli investimenti.

 

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