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Referendum: il “No” conferma il vantaggio

Le intenzioni di voto nel sondaggio di Tecnè per Porta a Porta del 24 ottobre 2016
di Redazione

Il “No” conferma il vantaggio sul “Sì” a distanza di una settimana dalla precedente rilevazione, attestandosi ora al 52,5% (+0,5%). I “Sì” scendono di mezzo punto, al 47,5%. L’affluenza si attesterebbe al 49%, stabile, mentre gli indecisi (su cosa votare o se recarsi alle urne) rappresentano oggi il 17% del campione, in diminuzione dal 18% del 17 ottobre. Così l’ultimo sondaggio Tecnè per Porta a Porta del 24 ottobre 2016, incentrato sull’importante appuntamento elettorale in programma il 4 dicembre. Per quanto riguarda le fasce di età, i “Sì” prevalgono tra gli over 54 (52%; 48% i “No”). Tra i più giovani – 18-34 anni – il “No” si colloca al 56% (scende al 53% tra i 35-54enni), mentre il “Sì” si ferma al 44% (47% tra i 35-54enni).

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LA CONOSCENZA DEI TEMI REFERENDARI
Interrogati sulla conoscenza dei temi referendari, gli italiani hanno risposto in questo modo: il 17% – in crescita di quattro punti rispetto all’ultima rilevazione – afferma di conoscere bene l’argomento per cui sono chiamati al voto; il 46% ammette di conoscere qualcosa, ma in maniera superficiale; il 37% dichiara di non conoscere le questioni oggetto del referendum, ma la quota è in calo del 3% sulla settimana precedente.

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COMPORTAMENTO DI VOTO ALL’INTERNO DI OGNI PARTITO
Gli elettori del Pd risultano in larga parte orientati a votare “Sì” (63%, “No” il 14% di essi; indecisi/non voto il 23%). Gli elettori del M5S, nel 50% dei casi, voteranno per il “No”, il 20% per il “Sì” (30% indecisi/non voto). Tra quelli della Lega il 55% afferma “No”,il 12% “Sì” (33% indecisi/non voto). Gli elettori di Fratelli d’Italia dichiarano “No” nel 36% dei casi, “Sì” nel 23% (41% indecisi/non voto). Tra quelli di Forza Italia il 20% è per il “Sì”, il 34% per il “No” (46% indecisi/non voto). Tra quelli di Sinistra Italiana il 57% è contrario alla riforma costituzionale, l’1% favorevole (42% indecisi/non voto). Tra quelli di Area Popolare il 34% voterò “Sì”, il 10% “No” (56% indecisi/non voto). Quelli, tra gli elettori, non schierati politicamente, sono per il “No” nel 6% dei casi, per il “Sì” nel 3%. In questo segmento la percentuale di indecisi/non voto si attesta al 91%.

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I GIUDIZI SULLA LEGGE DI STABILITÀ E IL GRADIMENTO
Agli intervistati è stato poi chiesto di esprimere un giudizio sulla legge di stabilità. In questo caso i pareri risultano positivi nel 36% dei casi; né positivi né negativi nel 21% dei casi; negativi nel 27%. Dichiara di non conoscere o non sapere il 16% del campione.
Tra i provvedimenti previsti dalla legge di stabilità, la possibilità di pagare il debito con Equitalia senza sanzioni trova il 69% dei giudizi positivi; la quattordicesima ai pensionati sotto i mille euro è una misura che trova il 73% dei consensi; l’abolizione di Equitalia piace al 65%; la pensione anticipata di tre anni a chi ha 20 anni di contributi è gradita al 63% degli intervistati; il calo dell’Ires per le aziende dal 27,5% al 24% è invece misura gradita al 43%. Non convince la possibilità di far rientrare i capitali dall’estero pagando una sanzione (voluntary disclosure), che trova appena il 9% dei giudizi positivi.

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NOTA METODOLOGICA

Titolo dell’indagine: Verso il referendum costituzionale
Tipo di campione: rappresentativo della popolazione di 18 anni e oltre residente in Italia
Articolazione del campione: sesso, età e area geografica
Estensione territoriale: intero territorio nazionale
Numerosità del campione: 1.000 casi
Margine di errore: +/- 3,1%
Metodo di rilevazione: CATI – CAMI – CAWI
Data di effettuazione delle interviste: 21-22 ottobre 2016
Committente: Porta a Porta
Soggetto realizzatore: Tecnè S.r.l.

 

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