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Ricerca Tecnè: rischio ingovernabilità per l’Italia

La tripolarizzazione del consenso non consente la creazione di maggioranze politicamente coerenti, sull'esempio della recente esperienza spagnola: la ricerca Tecnè per Porta a Porta del 30 gennaio 2016
di Redazione

Se si votasse oggi, per la Camera si utilizzerebbe l’Italicum, con le modifiche apportate dalla Consulta, un sistema elettorale proporzionale con sbarramento al 3%, che prevede un premio di maggioranza di 340 seggi alla lista che raggiunge almeno il 40% dei voti.
Per il Senato, si voterebbe con il Consultellum, Anche questa legge è il risultato delle modifiche apportate dalla Consulta che, a dicembre del 2013, ha ritenuto incostituzionali alcune parti della legge Calderoli. Si tratta, in sostanza di un sistema proporzionale, con sbarramento all’8% per i partiti singoli e del 20% per le coalizioni. Nella ricerca che Tecnè ha condotto per Porta a Porta del 30 gennaio 2016, sono stati allora ipotizzati tre scenari.

INTENZIONI DI VOTO PER LE POLITICHE – IPOTESI 1
M5S primo partito, continua a dimostrare, nonostante le difficoltà (Roma, la vicenda del cambio del gruppo europeo, ecc.) un grande potenziale elettorale. Continua però ad avere una base elettorale molto mobile, che lo rende suscettibile a forti fluttuazioni del consenso. Con la legge elettorale uscita dalla Consulta, attualmente, rimarrebbero fuori, tra i partiti più conosciuti, Scelta Civica, Radicali, Rifondazione comunista, Verdi, Idv. Tra le possibili alleanze per formare una maggioranza, l’attuale coalizione di governo (PD-AP-SC), più autonomisti e seggi dell’estero, avrebbe 212 seggi (113 al Senato), quindi molto distante dai 316 e 158 necessari. In questa ipotesi, alla Camera chi si avvicina di più alla maggioranza è l’alleanza M5S-Lega-FDI con 314 seggi (comprensivi dei possibili seggi provenienti dall’estero). L’alleanza tra l’attuale coalizione di governo e Forza Italia otterrebbe 297 seggi (allo stesso modo considerando i possibili seggi provenienti dall’estero). In questo caso i partiti che compongono questo tipo di coalizione sono avvantaggiati dalla geografia del consenso e ottengono un miglior rapporto di traduzione dei voti in seggi.

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IPOTESI 2
Nell’Ipotesi 2, il M5S si confronta con due grandi liste, dai confini ampi: il centrosinistra (attuale maggioranza di governo + Sinistra Italiana e autonomisti); il centrodestra (FI-Lega-Fratelli d’Italia).
Dal punto di vista della dinamica dei consensi, la formazione dei listoni fa perdere voti al centrosinistra (l’eterogeneità della coalizione che va da Sinistra Italiana ad Area Popolare scontenta troppi elettori prevalentemente di sinistra) che si orientano verso M5S (+2,5% rispetto all’ipotesi base). Saldo positivo, fra entrate e uscite per il centrodestra (+1,5%) verso cui si orientano gli elettori prevalentemente di AP. Non ci sarebbe alcuna maggioranza, con una distribuzione dei seggi pressoché identica tra i tre poli politici.

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IPOTESI 3
L’ipotesi prende in considerazione la scissione del PD, la cui minoranza confluisce in una nuova formazione politica con il baricentro più spostato a sinistra (tipo PDS). La nuova formazione sarebbe terza forza politica, recuperando consensi, oltre che dal PD di Renzi (stimato in questa ipotesi al 20%) tra gli elettori di sinistra del M5S che, infatti, scenderebbe al 28%. Nessuna maggioranza, la coalizione più vicina al magic number è quella tra M5S, Lega e FDI con 299 seggi (comprensivi dei possibili seggi provenienti dall’estero). Anche in questo caso l’unico apporto, seppur improbabile potrebbe arrivare da Forza Italia (83 seggi).
In definitiva, come dimostrano i dati, la tripolarizzazione del consenso non consente la creazione di maggioranze politicamente coerenti, sull’esempio della recente esperienza spagnola.

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QUANDO VOTARE
La maggioranza preferisce votare subito. Bisogna tenere presente che pochi conoscono i meccanismi elettorali (e anche legislativi). Di conseguenza non pensano che difficilmente al momento ci sarebbe una maggioranza in grado di governare. Si pensa, inoltre, che se c’è volontà si può fare subito una nuova legge elettorale e risolvere i problemi. Ma evidentemente non è così. In quel 39% che pensa che è meglio fare prima la legge elettorale c’è una parte consistente che non vuole comunque arrivare a fine legislatura ma cambia semplicemente l’ordine delle priorità.

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IL CONSENSO A VIRGINIA RAGGI
Tecnè ha poi chiesto a un campione di romani (800 casi) se oggi si rivotasse per il ballottaggio, e Virginia Raggi fosse uno dei due candidati, per chi voterebbero. Rispetto al 67,2% ottenuto a giugno dell’anno scorso, i consensi scenderebbero al 41%. Va precisato però che in questo caso, Raggi avrebbe un candidato ipotetico, mentre a giugno aveva come avversario Roberto Giachetti del PD.

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Tecnè ha riproposto, per verifica, anche i ballottaggi con i candidati dell’anno scorso, confrontando Raggi con Giachetti, Meloni e Marchini. Il consenso di Raggi salirebbe al 43% contro Giachetti (che otterrebbe il 57%), scenderebbe al 39% con la Meloni (61%) e rimarrebbe al 41% con Marchini (59%). In tutti i casi, tuttavia, crescerebbe l’astensionismo.

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NOTA METODOLOGICA 1
Titolo dell’indagine: La situazione politica italiana
Tipo di campione: rappresentativo della popolazione di 18 anni e oltre residente in Italia
Articolazione del campione: sesso, età e area geografica
Estensione territoriale: intero territorio nazionale
Numerosità del campione: 1.000 casi
Margine di errore: +/- 3,1%
Metodo di rilevazione: CATI – CAMI – CAWI
Data di effettuazione delle interviste: 28 gennaio 2017
Committente: Porta a Porta
Soggetto realizzatore: Tecnè S.r.l.

NOTA METODOLOGICA 2
Titolo dell’indagine: Il consenso dei romani a Virginia Raggi
Tipo di campione: rappresentativo della popolazione di 18 anni e oltre residente nel comune di Roma
Articolazione del campione: sesso ed età
Estensione territoriale: intero territorio comunale
Numerosità del campione: 800 casi
Margine di errore: +/- 3,5%
Metodo di rilevazione: CATI – CAMI
Data di effettuazione delle interviste: 29 gennaio 2017
Committente: Porta a Porta
Soggetto realizzatore: Tecnè S.r.l.

 

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