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Il dinamismo dei giovani imprenditori

Nonostante le difficoltà, continuano a crescere numericamente e ad offrire un contributo importante sul fronte occupazionale
di Redazione

Nel 2016 il saldo tra le aperture e le chiusure registrato tra le imprese è stato nuovamente positivo. Un risultato che si deve in larga parte agli imprenditori con meno di 35 anni.

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Movimprese, l’indagine di Unioncamere e InfoCamere sulla natalità e mortalità delle imprese italiane registrate presso le camere di commercio, rivela che il 2016 si è chiuso con 64mila aziende giovanili in più, in crescita del 10,2% rispetto all’anno precedente.
Il dinamismo dei giovani italiani non è propriamente una novità. Una recente analisi di Coldiretti ne aveva sottolineato l’intraprendenza, osservando che, nell’Unione europea, pochi sono i Paesi che possono vantare un così alto numero di giovani imprenditori.
Sulla base dei dati di Movimprese – Coldiretti considerava le statistiche relative ai primi nove mesi del 2016 –, lo studio sottolineava che le imprese under 35 rappresentavano il 9,8% del totale delle aziende attive in Italia (ad oggi la quota è salita al 10%). Una percentuale considerevole che aumenta ulteriormente se si tiene conto anche delle imprese guidate da chi ha meno di 40 anni: secondo un’elaborazione della Coldiretti su dati Eurostat relativi alle PMI nel 2015, le imprese under 40 sono 1.155.000, il maggior numero nell’Unione europea.
L’Italia si piazza così davanti al Regno Unito con 990.100, alla Polonia (988.200), la Romania (902.200), la Spagna (691.100), la Francia (568.900) e la Germania (511.400) su un totale di 24.889.700 presenti nell’Unione Europea per una incidenza del 30%.
Nonostante gli ultimi dati (positivi) anche l’imprenditoria giovanile ha subìto gli effetti (negativi) della crisi economica: un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro imprese 2015 e 2016 sottolineava che il numero dei giovani imprenditori era diminuito nell’arco degli ultimi cinque anni, pur continuando ad offrire un contributo importante sul fronte occupazionale. Complessivamente le 510mila imprese under 35 italiane considerate dalla Camera di Commercio di Milano davano un impiego a 845mila lavoratori. Un numero che (probabilmente) potrebbe essere cresciuto: al 31 dicembre del 2016 risultavano iscritte nel registro delle Camere di Commercio italiane 608.240 imprese under 35.

 

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