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La disoccupazione nelle regioni dell’Ue

In trentadue regioni, cinque delle quali italiane, il tasso di disoccupazione è almeno il doppio rispetto alla media europea
di Redazione

Quello registrato a febbraio 2017 – il tasso di disoccupazione si è attestato all’8% nell’Unione europea – è stato il dato più basso dal gennaio 2009. Le ultime statistiche dell’Eurostat rivelano invece in quali regioni dell’UE si sono registrati i livelli più alti e più bassi nel 2016.

Tra le 275 regioni europee di cui sono disponibili i dati, sessanta hanno un tasso di disoccupazione – ovvero il rapporto tra chi è alla ricerca di un impiego e la forza lavoro – pari o inferiore al 4,3%, al di sotto dunque della media europea che si attesta all’8,6%.
Nel 2016 il tasso di disoccupazione più basso in assoluto è stato registrato a Niederbayern (2,1%), in Germania, e a Praha (2,2%), in Repubblica Ceca.
Di queste sessanta regioni, con tasso al di sotto o pari alla media europea, una buona parte sono tedesche (24) e britanniche (18).
Il resto si trova in Repubblica Ceca (6), Ungheria e Austria (entrambe con tre regioni), in Belgio (3), in Romania (3), nei Paesi Bassi e in Italia (rispettivamente) con una sola regione.
Nel nostro Paese, solo la Provincia autonoma di Bolzano rientra nell’elenco delle regioni con un tasso di disoccupazione inferiore o pari alla media UE (3,7%).
Se si analizzano i dati relativi alle regioni dove la disoccupazione è più elevata, le cose prendono una piega diversa. Purtroppo. Le regioni, dove il tasso di disoccupazione è almeno al 17,2% e quindi oltre il doppio rispetto alla media europea, non sono moltissime – l’elenco stilato dall’Eurostat ne include trentadue –, ma riguarda una manciata di Paesi. Delle oltre trenta regioni in questione; 13 sono in Grecia, 10 in Spagna, cinque in Italia e cinque territori d’oltremare francesi. Nel dettaglio, le regioni italiane sono la Calabria (23,2%), la Sicilia (22,1%), la Campania (20,4%), la Puglia (19,4%) e la Sardegna (17,3%).
In alcune di queste regioni, le difficoltà occupazionali riguardano anche i più giovani. Nell’Unione europea, la Calabria è la terza regione con il tasso di disoccupazione giovanile – ovvero il rapporto tra chi è alla ricerca di un impiego e la forza lavoro nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni – più alto (58,7%). Peggio della Calabria fanno soltanto Ceuta (69,1%) e Melilla (63,3%), le due ‘enclave’ spagnole in Africa. Dopo l’Andalusia – regione spagnola, quarta in classifica con 57,9% – troviamo la Sicilia e la Sardegna, rispettivamente quinta e sesta con il tasso di disoccupazione giovanile al 57,2% e al 56,3%.

 

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