Gli IDE creano sempre più posti di lavoro | T-Mag | il magazine di Tecnè

Gli IDE creano sempre più posti di lavoro

Nel 2016, hanno dato un impiego a 259.673 persone in Europa, pari al 19% in più rispetto all'anno precedente
di Redazione

Nel 2016, in Europa, gli IDE – ovvero gli investimenti esteri diretti – hanno creato un gran numero di posti di lavoro. Il dato italiano è ancora molto lontano dai livelli raggiunti dalle principali economie europee, però.

Secondo l’indagine 2017 di EY sul grado di attrattività dei Paesi europei (EY European attractiveness survey), lo scorso anno, in Italia sono cresciuti tanto il numero dei progetti finanziati dagli IDE – lo studio ne ha contati 89 contro i 55 del 2015 (+62%) – quanto i nuovi posti di lavoro, cresciuti da 1.383 a 2.654 unità, per un incremento percentuale del 92%.
Tassi di crescita notevoli – nel 2016 nessuno ha fatto meglio del nostro Paese, fatta eccezione per Svezia (+76%) – che non permettono comunque all’Italia di recuperare posizioni rispetto ai principali partner europei.
Altri Paesi fanno meglio del nostro: il Regno Unito, ad esempio. Nel 2016 gli investimenti diretti verso l’economia britannica sono cresciuti del 7% a 1144 progetti che danno un impiego a 43.165 persone, pari al 2% in più rispetto all’anno precedente (il 51% degli IDE destinati all’Europa è concentrato in sole tre economie: Regno Unito, Francia e Germania).
Complessivamente nel 2016 gli IDE hanno creato 259.673 nuovi posti di lavoro (+19%) in Europa. Se si considera il periodo che va dal 2012 allo scorso anno, il numero cresce: gli investimenti esteri diretti hanno dato un impiego a un milione di persone in 43 Paesi europei, incluse Russia e Turchia.
Un’analisi del Censis rivela qualche dato negativo: negli ultimi anni, il flusso in entrata di investimenti esteri diretti verso l’Italia si è progressivamente ridimensionato. Nel 2015 si è attestato su 11,2 miliardi di euro, meno rispetto agli IDE registrati sia nel 2014 (12,4 miliardi) che nel 2013 (14,1 miliardi).
Tanti sono i fattori che penalizzano il nostro Paese, rendendolo meno attraente per gli stranieri che intendono investirvi: un’indagine del Censis per l’Associazione italiana banche estere – condotta presso un panel di responsabili di multinazionali, organizzazioni e media esteri presenti in Italia – rivela alcuni fattori positivi (la qualità delle risorse umane) e altri negativi: ad esempio, il campione ha dichiarato che il sistema-Italia sembra ancora penalizzato soprattutto dal basso livello di flessibilità del mercato del lavoro.

 

Scrivi una replica

News

Polonia: «Pronti ad ospitare armi nucleari». La replica del Cremlino

Armi nucleari in Polonia? La replica del Cremlino, come riporta la Tass, non si è fatta attendere: l’esercito russo adotterà le misure necessarie per garantire…

22 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, Kuleba all’UE: «Ora è il momento di agire, non di discutere»

«Possiamo prevenire gli scenari peggiori se agiamo insieme e senza paura. Oggi abbiamo bisogno di decisioni concrete e coraggiose per fornire all’Ucraina altri sistemi Patriot…

22 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Israele, si dimette il capo dell’intelligence militare

Si è dimesso il capo dell’intelligence militare israeliana, Aharon Haliva. «Sabato 7 ottobre 2023 Hamas ha commesso un attacco a sorpresa mortale contro lo Stato…

22 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Autonomia, voto finale in Commissione entro sabato

Fissata la scadenza: entro sabato 27, alle ore 18, la commissione Affari Costituzionali della Camera voterà il mandato ai relatori per l’Aula sull’Autonomia differenziata. Lo…

22 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia