La forza lavoro potenziale nell’Ue | T-Mag | il magazine di Tecnè

La forza lavoro potenziale nell’Ue

L'Eurostat fa notare che l'Italia rappresenta un caso molto particolare e negativo
di Redazione

Nel 2016, nell’Unione europea, c’erano 224 milioni di persone occupate e 21 milioni di disoccupati. Molte altre, però, non rientravano in nessuno di questi due gruppi.

Secondo gli ultimi dati dell’Eurostat, nel 2016 almeno 11,1 milioni di persone d’età compresa tra i 15 e i 74 anni, pari al 4,5% della forza lavoro complessiva dell’UE, erano economicamente inattive e che potevano essere considerate “una forza lavoro potenziale”, termine con il quale vengono indicati gli individui che non cercano attivamente un lavoro, ma sono disponibili a lavorare – l’Eurostat stima che lo scorso anno erano circa 8,8 milioni –, e le persone che cercano un impiego ma non risultano disponibili immediatamente, pari a circa 2,3 milioni di individui.
Si tratta di un indicatore importante che, sommato a occupati e disoccupati, permette di ottenere un quadro più esaustivo e completo della complessa realtà del mercato del lavoro.
In entrambi i gruppi – tanto in quello che comprende chi cerca attivamente un lavoro, ma è disponibili a lavorare, quanto in quello delle persone non immediatamente disponibili – le donne rappresentano la maggioranza: il 57% nel primo e il 54% nel secondo.
L’Eurostat fa notare che l’Italia rappresenta un caso molto particolare: pur presentando un timido miglioramento rispetto al 2015, il nostro Paese è quello con la forza lavoro potenziale più consistente.
In Italia ci sono state oltre 3,34 milioni di persone tra i 15 e i 74 anni, oltre un terzo degli 8,8 milioni registrati complessivamente in Europa, che hanno dichiarato di essere disponibili a lavorare ma non hanno però fatto azioni attive di ricerca di un impiego, pari al 13% della forza lavoro (-1% su base annua) contro il 4,5% della media europea. Nel 2016, in Italia, 3,3 milioni di persone volevano lavorare ma non erano alla ricerca, mentre in 109mila cercavano posti di lavoro ma non per l’immediato.
Presentano in rapporto alla propria forza lavoro percentuali elevate anche altri Paesi europei, pur restando al di sotto della quota registrata in Italia: Croazia (10,9%), Finlandia (8%), Bulgaria (6,9%) e Lussemburgo (6,8%).

 

Scrivi una replica

News

«A marzo frena il mercato delle auto europeo»

A marzo frena il mercato delle auto in Europa Occidentale (Ue+Efta+Regno Unito). Secondo l’Acea, l’associazione che raccoglie i costruttori europei, le immatricolazioni sono state 1.383.410,…

18 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Eurozona, a febbraio mercato delle costruzioni in crescita

A febbraio in crescita il mercato delle costruzioni nell’Eurozona. Lo rende noto l’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, sottolineando che il settore ha registrato un incremento…

18 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Confindustria, via libera alla squadra di presidenza

Via libera del Consiglio generale di Confindustria alla squadra di presidenza per il quadriennio 2024-2028, proposta dal presidente designato Emanuele Orsini. Le preferenze hanno raggiunto…

18 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Televisione, ufficiale: Amadeus ha firmato un quadriennale con la Warner Bros

Amadeus, dopo aver lasciato la Rai, ha firmato un accordo quadriennale con la Warner Bros. Il conduttore debutterà dal prossimo autunno sul Nove. Secondo l’intesa,…

18 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia