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Perché conviene riqualificare un immobile

Secondo Fondazione Symbola e Crisme le case ristrutturate immesse sul mercato nel 2016 hanno avuto un valore del 29% superiore a quelle non ristrutturate
di Redazione

I più recenti dati dell’Agenzia delle Entrate certificano come il 77,4% delle famiglie viva in case di proprietà, si parla di 25,7 milioni di persone e quasi 20 milioni di famiglie. Il valore medio si aggira intorno ai 170mila euro e la superficie media è di 117metri quadri. Sono questi i principali risultati che emergono dall’ultimo rapporto redatto da MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) e Agenzia delle entrate: Gli Immobili in Italia 2017 – Ricchezza, reddito e fiscalità immobiliare.

Ma c’è un altro dato interessante che emerge dall’analisi ed è quello relativo agli interventi di ristrutturazione, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici: 3,7 milioni di interventi, per un ammontare delle agevolazioni fiscali erogate pari a un miliardo di euro. D’altronde, secondo le analisi della Fondazione Symbola e Cresme, investire in riqualificazioni edilizie darebbe i suoi frutti.
Dai numeri del Rapporto, intitolato Una nuova edilizia contro la crisi, emerge che nel corso del 2016 le varie agevolazioni fiscali – come il credito d’imposta per le ristrutturazioni e l’ecobonus – hanno generato 28,2 miliardi di euro di investimenti (190 miliardi se di allarga lo sguardo al periodo 2007-2016), il 12,3% in più rispetto al 2015, comportando tra le altre cose l’attivazione di 419mila posti di lavoro, considerando sia l’impatto diretto che l’indotto. Mica male, considerando che nel corso degli anni della crisi economica sono stati persi qualcosa come 600 mila occupati solo nel settore edilizio. Non solo, il 79% dell’intero valore della produzione edilizia è legato ad interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare già esistente.
I vantaggi economici non interessano solo gli addetti ai lavori del settore e della filiera, ma anche le famiglie stesse che decidono di provvedere a questa tipologia di interventi: quelli di qualità aumentano infatti il valore di vendita dell’immobile.
Secondo lo studio a fronte di un investimento di 14.500 euro in ristrutturazione corrisponderebbe una maggiorazione della quotazione dell’immobile di circa 65.750 euro. Mediamente, spiegano ancora Fondazione Symbola e Cresme, le case ristrutturate immesse sul mercato nel 2016 hanno avuto un valore del 29% superiore a quelle non ristrutturate. Senza contare che, con interventi di riqualificazione energetica, si verificherebbe un risparmio anche sulla bolletta.

 

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