L’economia digitale nell’Ue | T-Mag | il magazine di Tecnè

L’economia digitale nell’Ue

Il 66% degli utenti ha ordinato beni e servizi online e il 20% delle imprese impiega professionisti dell'ICT: i dati Eurostat
di Redazione

Quella digitale è da considerarsi ormai una parte importante dell’economia, dai servizi online all’e-Commerce, passando per l’intelligenza artificiale applicata ai processi produttivi. L’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, ha cercato di quantificarne l’impatto in una recente pubblicazione su economia digitale e società nell’UE.

Considerando che la maggior parte della popolazione, in Europa, naviga online (soprattutto tramite dispositivi mobili), solo il 3% delle imprese non dispone di una connessione internet. Il vantaggio di essere online, osserva l’Eurostat, è reciproco: sono moltissime le persone che navigano soprattutto per la ricerca di beni e servizi.
Nell’Unione europea, infatti, il 66% degli utenti – il periodo di riferimento quello precedente all’anno in cui è stata condotta l’indagine, il 2016 – ha ordinato beni o servizi online (articoli sportivi e abbigliamento tra i principali acquisti). In particolare ciò è avvenuto nel Regno Unito (87%), in Danimarca (84%) e in Germania (82%).
Il 20% delle imprese in Europa vende online (in aumento dal 15% del 2010), per un valore pari al 16% del fatturato totale nell’UE (in aumento dal 14% nel 2010). Il 13% delle imprese usa un sito o un’applicazione per vendere i propri servizi o beni ai consumatori (business to consumer), il 12% ad altre aziende (business to business).
Anche sul fronte occupazionale, l’impatto dell’economia digitale non può essere trascurato. Nuove figure professionali – legate all’utilizzo di tecnologie di ultima generazione – vengono oggi richieste dalle aziende in maniera costante. Nel 2016 un quinto di tutte le imprese dell’Unione europea ha impiegato specialisti ICT, ma c’è da dire che la quota è stabile sul 2012.
Tra gli Stati membri dell’UE, le imprese che impiegano specialisti ICT si osservano in quota maggiore in Irlanda (35%) e in Grecia (30%). Marcata è la differenza tra le PMI e le grandi imprese: mentre il 75% degli specialisti ICT risultano occupati in quest’ultime, tra le piccole e medie imprese sono “appena” il 19%.

 

Scrivi una replica

News

Netanyahu ci ripensa, attesa delegazione Israele negli Usa

Un cambio di rotta rispetto alla decisione presa subito dopo l’approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza. Il premier israeliano, Benyamin…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, Oleg Ivashchenko nominato nuovo capo dei servizi segreti esteri

«Ho nominato il generale Oleg Ivashchenko nuovo capo dei servizi segreti esteri dell’Ucraina». Ad annunciarlo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «È un professionista – ha…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Gaza, Onu: «Fame potrebbe equivalere a crimine di guerra»

L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha affermato in un’intervista alla Bbc che Israele ha dalla sua una responsabilità significativa…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Meloni: «La pace si costruisce con la deterrenza»

«La pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno, sacrificio». Così il presidente del Consiglio,…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia