Aumentano gli italiani in viaggio (in vista del lungo ponte)
Secondo la previsione di Federalberghi saranno 7 milioni e 24 mila gli italiani che sceglieranno di trascorrere un lungo week-end fuori porta per il ponte del 1° novembre. Il numero è in crescita rispetto l’anno precedente in cui la festività ricadeva di martedì, con una media di 3,2 notti passate fuori casa, e prevedeva spostamenti per circa 7 milioni di italiani.
Oltre al maggior numero di persone che si metteranno in viaggio, a testimoniare la ripresa del turismo (certificata anche dall’Istat) dopo l’ottima stagione estiva, come ricorda Bernabò Bocchi, presidente di Federalberghi, contribuisce l’incremento che l’organizzazione prevede della spesa pro capite, che dovrebbe ammontare a 279 euro, rispetto ai 262 per viaggiatore del 2016. Il risultato porterebbe ad un giro d’affari di 1,96 miliardi in aumento dell’8,3% rispetto la precedente rilevazione.
In diminuzione, anche se di un solo punto percentuale rispetto allo scorso anno, la quota di chi preferirà rimanere in Italia: il 90,7% degli italiani trascorrerà le festività nel paese, prediligendo una meta montana, per il 29% dei casi, un quarto si recherà in città d’arte, il 21% andrà al mare o al lago, mentre il 6% opterà per una destinazione termale. Tra le mete estere scelte come luogo per trascorrere le vacanze dal restante 8% (quasi 562 mila persone), le più richieste saranno le capitali europee, preferite per il 63% dei casi, seguite da località di mare, 15%, e da capitali extraeuropee e zone di montagna, rispettivamente per il 7% e il 3,7%. Le percentuali subiscono una lieve modifica rispetto al 2016, in cui sia le capitali europee che le località montane erano ambite nel 70% e nell’11% dei casi.
Nonostante la durata media della vacanza rimane stabile rispetto al 2016, Federalberghi stima una leggera diminuzione di coloro che in quest’occasione trascorreranno le notti in albergo, il 24,5% infatti pernotterà in hotel, di contro una stima del 25,5% nel 2016. Ultima stima dell’indagine riguarda le modalità con cui sono stati prenotati i soggiorni, i dati confermano la tendenza che vede l’uso dei social e della rete come prime fonti di ricerca e organizzazione di vacanze, utilizzate dal 52,5% degli italiani, a cui segue 45,4% ha prenotato la propria vacanza rivolgendosi direttamente alla struttura ospitante.