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Prosegue la fase di espansione dell’Eurozona

A trainare la crescita sono soprattutto gli investimenti, mentre i consumi aumentano ad un passo più lento
di Redazione

L’Eurozona continua la sua fase di espansione. Nel 2017, secondo l’Eurozone Economic Outlook redatto da Istat, IFO e KOF, potrebbe infatti aver riportato una crescita del Pil del 2,4%, ma per il dato definitivo bisognerà ancora aspettare. Altra nota positiva è arrivata proprio oggi dalla Banca Mondiale, che ha visto al rialzo le stime di crescita per il 2018, al +2,1% dal +1,8% delle stime precedenti. Confermato il rallentamento del biennio successivo: +1.7% nel 2019 e +1,5% nel 2020.

Tornando all’Outlook diffuso dall’Istat, nel resoconto si legge che nel solo quarto trimestre il Pil dell’area euro è cresciuto dello 0,9% sul trimestre precedente e del 3,5% sullo stesso periodo del 2016. Per il trimestre in corso si stima invece un +0,8% congiunturale e un +4,2% tendenziale, mentre per il prossimo un +0,7% e un +3,6%.
Come riportato nella nota, “la crescita è stata sostenuta dall’espansione degli investimenti mentre il consumo privato è aumentato a un ritmo inferiore rispetto ai trimestri precedenti, influenzato dalla debolezza degli acquisti delle famiglie tedesche. Anche la domanda estera ha fornito un contributo positivo”.
Gli investimenti, infatti, hanno riportato un +1,1% alla fine del quarto trimestre mentre la crescita media dell’intero 2017 potrebbe essere stata del 4% (le stime indicano un +1% per il primo trimestre del 2018 ed un +0,9% per il secondo). I consumi, invece, sono stati interessati da un +0,4% in T4 e dovrebbero riportare un aumento congiunturale uguale anche nel primo e nel secondo trimestre dell’anno in corso. La stima per l’intero 2017 indica un +1,8%.
L’andamento positivo degli investimenti è osservabile anche dal trend che sta interessando la produzione industriale dell’area. Secondo gli uffici di statistica che hanno redatto il monitor, l’aumento del +1,1% che ha interessato il terzo trimestre del 2017 è stato influenzato soprattutto dalla crescita della produzione di beni strumentali. Secondo le stime preliminari la crescita media del 2017 è stata del 2,7% (+0,9% solo nel quarto trimestre), mentre nei primi due trimestre di quest’anno la produzione potrebbe riportare un +0,8% ed un +0,7%.
Per quanto riguarda invece l’inflazione, la stima per il 2017 indica un +1,5% e un rallentamento per la prima metà dell’anno in corso: +1,2% in T1 e +1,4% in T2. “Successivamente – si legge – la ripresa economica dovrebbe implicare un graduale aumento dei tassi di inflazione”.

 

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