Ue: “Iva, meno burocrazia per le pmi”
“Più flessibilità e norme comuni sull’Iva per gli Stati, agevolazioni e meno burocrazia per le pmi”. È questa l’ultima misura avanzata dalla Commissione Ue nel cammino di revisione delle norme sulla tassa, per ridurre le frodi transfrontaliere, che oggi ammontano a circa 50 miliardi di euro all’anno, sostenendo le imprese e assicurando entrate statali. Con l’introduzione delle nuove norme, la raccolta dell’Iva nei Ventotto sarebbe applicata in modo più armonico. Accanto a un’Iva standard minima del 15%, gli Stati potrebbero fissare due aliquote ridotte , comprese tra il 5% e l’aliquota ordinaria scelta dallo Stato; una tariffa ridotta compresa tra lo 0% e le aliquote ridotte; e un’esenzione dall’Iva (a “tasso zero”). L’unica eccezione è una lista di beni e servizi stabilita da Bruxelles, tra cui figurano armi, alcolici e tabacco.