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Gli italiani tra i più pessimisti in Europa

Solo in Grecia si registra una percentuale più bassa di quanti esprimono preoccupazione per il proprio futuro
di Redazione

Gli italiani non hanno fiducia nel futuro. Sia nel loro che in quello dei figli. L’ultimo rapporto di Eurofound – l’agenzia dell’Unione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro –, elaborato sui dati relativi al 2016, sostiene che il 47% degli italiani si dice ottimista sul proprio futuro mentre il 41% lo fa su quello dei propri figli. Tra tutti i Paesi dell’Ue, percentuali più basse sono state registrate soltanto in Grecia. La media europea raggiunge invece il 64% nel primo e il 57% nel secondo caso.

A cosa dobbiamo tanto pessimismo? Probabilmente anche alle incertezze legate alla vita lavorativa. Il rapporto evidenzia che soltanto il 21% degli italiani ritiene che troverà un lavoro equivalente qualora dovesse perdere il proprio. E in un grafico da 1 a 9, gli italiani sono preoccupati al livello 6 che il loro reddito non sarà sufficiente durante la vecchiaia. Una sensazione diffusa anche nel resto d’Europa, in realtà: nei due terzi dei Paesi Ue esistono gravi preoccupazioni in merito al reddito insufficiente nella vecchiaia. Inoltre più il 55% dei nostri connazionali ammette di non sentirsi affatto di buonumore.

Difficile sorprendersi, però: sono diversi i (recenti) rapporti che rilevano un pessimismo diffuso in tutto il Paese, a dimostrazione che la ripresa economica non sta coinvolgendo tutti.

Il Rapporto 2017 sulla qualità dello sviluppo, elaborato dalla Fondazione Di Vittorio della Cgil e dall’Istituto di ricerca Tecnè, rivela che gli italiani sono ancora pessimisti sul futuro economico del Paese. Nel dettaglio, il 32% ritiene che tra un anno la situazione sarà peggiore mentre solo il 17% sostiene che sarà migliore.

E ancora: dall’ultimo Rapporto Italia dell’Eurispes, giunto alla sua trentesima edizione, emerge un Paese che si sente «deluso», perché «tradito da un Sistema che non riesce più a garantire crescita, stabilità, sicurezza economica, prospettive per il futuro».

A livello europeo, invece, Eurofound rileva un aumento dei livelli di ottimismo della soddisfazione per gli standard di vita. La difficoltà materiali sono diminuite: in particolare, un maggior numero di persone non ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese, anche se oltre il 50% della popolazione in 11 Paesi dichiara il contrario.

 

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