Le applicazioni dell’Intelligenza artificiale
Secondo i dati presentati dall’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, in occasione del convegno Artificial intelligence: prospettive dalla ricerca al mercato, il 56% delle imprese italiane ha avviato progetti di intelligenza artificiale, di contro a paesi quali Francia e Germania in cui la percentuale sale al 70%. Il ritardo evidente è in via di compensazione visto l’interesse in aumento anche nel nostro paese, in cui la diffusione dell’Intelligenza artificiale si nota soprattutto nei settori: bancario, di finanza e assicurazioni per il 17%, automobilistico, 17%, energia, 13%, logistica, 10% e telecomunicazioni, 10%.
In questi settori i progetti applicati sono orientati maggiormente in due soluzioni: per il 35% dei casi all’Intelligent Data processing, ovvero quella rete che dà coerenza e permette di intraprendere azioni sulla base di informazioni precedentemente acquisite, e per il 25% al Virtual Assistant, un servizio di assistenza virtuale capace di interagire. Le soluzioni di utilizzo dell’AI meno diffuse, ma comunque presenti, riguardano quelle di Recommendation, per il 10%, Image Processing, 8%, Veicoli Autonomi, 7%, Intelligent Object, 7%, di Language Processing, 4%, e Robot Autonomi, 4%. Nonostante il grande potenziale di applicazione, l’Italia si distingue per una diffusione in settori maturi, quindi meno rischiosi, che permettono di ottenere un ottimo risultato in termini di soluzioni individuate già a regime, il 52% dei casi. La media a livello internazionale è invece al 38%, con un 21% di soluzioni ancora in fase di implementazione, la percentuale più bassa rispetto all’Italia è data dal maggiore grado di sperimentazione. Dall’analisi condotta dall’Osservatorio, emerge in generale che la domanda di lavoro nei progetti di Intelligenza Artificiale esaminati aumenta, a dispetto dei timori sulla disoccupazione.