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Rallenta l’attività manifatturiera a inizio 2018

A gennaio la produzione manifatturiera è diminuita dell’1,4% rispetto al mese precedente. In rallentamento anche l’indice PMI che monitora l’attività del settore
di Redazione

Non è partito nel migliore dei modi il 2018 per l’attività delle imprese manifatturiere. Dopo le rilevazioni sull’andamento della produzione industriale – diffuse dall’Istat il 19 marzo -, una nuova doccia fredda arriva dall’indice PMI di IHS Markit: a inizio anno l’attività manifatturiera ha rallentato. Da Confindustria giungono però stime incoraggianti.

Secondo l’Istat a gennaio l’indice destagionalizzato della produzione industriale ha riportato una diminuzione dell’1,9% rispetto a dicembre, riflettendo non solo la flessione delle attività estrattive (-3,5%) e la fornitura di energia (-8,6%), ma anche il calo di 1,4 punti che ha interessato le attività manifatturiere. Osservando nel dettaglio i dati, si può notare come i settori più in difficoltà siano stati quello dell’industria del legno, della carta e della stampa (-2,2%), quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-3%), quello della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-5%) e la fabbricazioni di prodotti chimici (-2,1%). Di conseguenza anche il fatturato dell’industria in generale ha registrato una battuta d’arresto: -2,8% rispetto a dicembre, sia per quello interno che per quello estero. Tutto sommato, sia per la produzione che per il fatturato, il confronto con gennaio 2017 rimane comunque in positivo (rispettivamente +4% e +5,3%). Altra diminuzione congiunturale l’Istat l’ha rilevata per gli ordinativi all’industria. Rispetto a dicembre le commesse ricevute dalle imprese industriali sono diminuite del 4,5%.
Anche le più recenti rilevazioni, ovvero quelle di Markit relative a marzo, riportano un rallentamento. Pur mantenendosi in territorio positivo, l’indice PMI del settore manifatturiero è sceso dai 56.8 punti di febbraio ai 55.1 del mese appena concluso: il valore più basso da luglio.
Nonostante il rallentamento generalizzato dell’attività, già da febbraio la produzione potrebbe essere tornata a crescere. Secondo il Centro Studi di Confindustria, dopo le “forti oscillazioni registrate in dicembre”, la produzione industriale italiana procede lungo un percorso di graduale risalita. A febbraio la produzione dovrebbe aver registrato un +0,6%, mentre a marzo un +0,3%, Di conseguenza l’attività nel corso del primo trimestre potrebbe riportare un +0,2%, rallentando comunque rispetto al +0,9% registrato a fine 2017.
Per quanto riguarda invece la fiducia delle impresa, l’indice di quelle manifatturiere a marzo ha registrato una flessione di oltre un punto, scendendo a 109,1 dai 110,4 del mese precedente. A causare la diminuzione, spiega l’Istat nel consueto resoconto mensile, sia i giudizi sugli ordini sia le attese di produzione.

 

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