Tasso di disoccupazione al 10,9% a febbraio
Si tratta di un dato provvisorio e quindi da confermare, ma a febbraio il tasso di disoccupazione potrebbe essere diminuito di due decimi rispetto a gennaio, attestandosi al 10,9%. Sale invece il tasso di disoccupazione giovanile (+0,3%) portandosi al 32,8%. Dopo l’aumento del mese scorso – spiega l’Istat nell’ultimo resoconto mensile), a febbraio la stima delle persone in cerca di occupazione diminuisce dell’1,7% (-49 mila). Il calo della disoccupazione si concentra tra le donne e nelle classi di età centrali tra 25 e 49 anni.
Per quanto riguarda invece la stima degli occupati, l’Istituto parla di un incremento dello 0,1% (pari a +19 mila rispetto a gennaio). Nonostante la lieve crescita il tasso di occupazione rimane comunque stabile al 58,0%.
“Rispetto a gennaio – si legge -, si stima un significativo incremento congiunturale dei dipendenti a tempo indeterminato (+54 mila) e una lieve crescita di quelli a termine (+4 mila); continuano invece a diminuire gli indipendenti (-39 mila). La crescita del complesso degli occupati è determinata dalla componente femminile, mentre resta invariato il numero di uomini occupati. Con riferimento all’età, si registra un aumento tra le persone di 35 anni o più (+37 mila), a fronte di un calo tra i 15 e i 34 anni (-18 mila).
Nell’arco del trimestre dicembre-febbraio l’occupazione diminuisce dello 0,1% (-32 mila) rispetto al trimestre precedente. Il calo si concentra tra gli uomini. Segnali positivi si registrano tra i giovani di 15-24 anni (+23 mila) e gli over 50 (+41 mila), a fronte di un calo nelle classi comprese tra 25 e 49 anni (-96 mila). Crescono nel trimestre i dipendenti a termine (+55 mila), mentre calano i permanenti (-33 mila) e gli indipendenti (-53 mila)”. Al calo trimestrale degli occupati si accompagna una diminuzione dei disoccupati (-1,1%, -32 mila) e un aumento degli inattivi (+0,4%, +52 mila).
Nel solo mese di febbraio la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni riporta una crescita dello 0,2% (+28 mila). L’aumento interessa prevalentemente le donne e i 25-34enni. Il tasso di inattività sale al 34,7% (+0,1 punti percentuali).
IL CONFRONTO TENDENZIALE
Su base annua si conferma l’aumento degli occupati (+0,5%, +109 mila), prevalentemente tra le donne. La crescita si concentra esclusivamente tra i lavoratori a termine (+363 mila) mentre i permanenti rimangono stabili e calano gli indipendenti (-255 mila). Aumentano soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+292 mila) ma anche i 15-24enni (+36 mila), mentre calano i 25-49enni (-219 mila). Nello stesso periodo diminuiscono i disoccupati (-4,8%, -143 mila) mentre gli inattivi restano sostanzialmente stabili.
Al netto dell’effetto della componente demografica, l’incidenza degli occupati sulla popolazione cresce su base annua in tutte le classi di età.