Come va l’e-commerce in Italia
Il dato è in costante crescita: nella sua ultima ricerca – Il negozio nell’era di internet –, Confcommercio ricorda che il valore dell’e-commerce ha raggiunto i 24 miliardi di euro circa, sottolineando che il commercio elettronico è aumentato di oltre il 50% negli ultimi quattro anni.
Anche se sempre più italiani acquistano prodotti (o servizi) on-line – specialmente nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 55 anni –, ciò non permette comunque all’Italia di raggiungere i livelli delle altre principali economie mondiali, dove i consumatori dimostrano maggiore confidenza con l’e-commerce.
L’Italia non rientra nella classifica dei 10 Paesi con il più alto tasso di penetrazione di vendite on-line: con 672 miliardi di dollari in vendite, al primo posto figura la Cina (i dati sono del Global eCommerce Statistics di Shopify).
La ricerca condotta da Confcommercio scende anche nei dettagli, osservando che il turismo (9,2 miliardi di euro nel 2017 contro i 1,2 del 2005) e l’abbigliamento (2,5 miliardi di euro) sono i settori che vendono maggiormente on-line mentre le vendite di prodotti alimentari sono «ancora marginali» – sebbene nell’ultimo anno il settore è cresciuto di ben 10 volte con una crescita annuale media del 25% –, con un impatto significativo sullo sviluppo del commercio elettronico nel nostro Paese. Secondo l’Osservatorio e-commerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm, il ritardo dell’Italia rispetto ai principali mercati e-commerce «permane ed è riconducibile alla ridotta penetrazione nei comparti di prodotto e specialmente nel Food&Grocery».
Nel fare i loro acquisti, gli italiani si rivolgono prevalentemente a siti stranieri: lo studio UPS Europe Pulse of the Online Shopper 2017 – la ricerca è stata realizzata da comScore coinvolgendo oltre 6.400 acquirenti online di sei Paesi europei – sostiene che l’85% degli e-shopper italiani acquista da retailer stranieri e che i principali fattori considerati al momento di decidere da chi acquistare sono la sicurezza dei pagamenti (78%), una chiara indicazione del costo totale dell’ordine tasse incluse e imposte (77%), la rapidità di consegna (70%) e una chiara politica di reso (68%).