In che modo il mercato del lavoro sta cambiando fisionomia | T-Mag | il magazine di Tecnè

In che modo il mercato del lavoro sta cambiando fisionomia

Negli ultimi dieci anni si è registrato soprattutto l'incremento dei contratti a termine, mentre quelli a tempo indeterminato hanno messo a segno una crescita più contenuta. Un confronto con il resto d'Europa
di Fabio Germani

Ad aprile si è registrato il record di occupati in Italia, secondo le ultime rilevazioni Istat. Siccome perlopiù la crescita delle persone occupate interessa i dipendenti a termine (mentre risultano in diminuzione quelli a tempo indeterminato), la politica ha commentato gli ultimi dati ognuno portando acqua al proprio mulino. Dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi – con il solito riferimento al Jobs Act – al neoministro dello Sviluppo economico e Lavoro, Luigi Di Maio – per il quale il Jobs Act va invece rivisto perché crea troppa precarietà – il passo, insomma, è breve. Da un lato si può affermare che il Jobs Act ha fallito uno dei suoi obiettivi prioritari: restituire centralità ai contratti a tempo indeterminato. Dall’altro lato l’incremento di lavoro instabile non è conseguenza diretta del solo Jobs Act. Più verosimilmente, va considerata l’ipotesi che il mercato del lavoro, in generale, è in trasformazione (e l’Italia non fa eccezione in questo senso) e che numerose variabili concorrono a modificarne la fisionomia, oltre all’impianto normativo. Tra queste l’impatto tecnologico, la demografia, i flussi migratori.

In che modo sta cambiando il mercato del lavoro italiano? Per cominciare sgombriamo il campo dagli equivoci: gli occupati in Italia sono oltre 23 milioni, di cui i dipendenti quasi 18 milioni. Quelli permanenti sono poco meno di 15 milioni, quelli a tempo determinato quasi tre milioni. Tuttavia, nel confronto con dieci anni fa (prendiamo come mese di riferimento aprile, così da restare in linea con gli ultimi dati Istat), i primi sono cresciuti di 55 mila unità (da 14.818 a 14.873) e i secondi di 599 mila, passando da 2.374 a 2.973. In altre parole la dinamica si è cominciata a verificare da prima che entrasse in vigore il Jobs Act e di certo la commistione di crisi economica e altre variabili hanno reso più incerto il quadro, favorendo i contratti a termine (e a lungo anche altre tipologie contrattuali definite atipiche).

Un buon modo per capire se si tratta di un problema ormai tipico dell”Italia è proporre un confronto con il resto d’Europa. I dati Eurostat – risalgono al 2016 – collocano il nostro paese poco al di sotto della media europea (UE28). La quota di lavoratori 15-74 anni con contratto a tempo determinato si attesta in Europa al 14,2%, mentre in Italia è al 14%. La Germania è al 13,1%, ma altri paesi quali Finalndia (15,7), Francia (16,2), Svezia (16,7) e Paesi Bassi (20,9) si collocano sopra di noi, fino al picco di Spagna (26,1) e Polonia (27,3). La Grecia, che ha visto crollare i ilvelli occupazionali durante la crisi economica e gli anni di austerity, presenta valori più bassi dei nostri, a conferma delle diverse componenti che determinano un trend al rialzo o al ribasso.

@fabiogermani

GALASSIA LAVORO

 

1 Commento per “In che modo il mercato del lavoro sta cambiando fisionomia”

  1. […] 2018) Tecnologie e digitalizzazione, l’impatto sull’organizzazione del lavoro (06 giugno 2018) In che modo il mercato del lavoro sta cambiando fisionomia (04 giugno 2018) Lavoro: così le ferie in Italia e in Europa (01 giugno 2018) Orari di lavoro […]

Scrivi una replica

News

Ue, Draghi: «Abbiamo bisogno di un cambiamento radicale»

«Abbiamo bisogno di un’Unione europea che sia adatta al mondo di oggi e di domani. Quello che proporrò nel mio report è un cambiamento radicale: questo…

16 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Eurozona, Lagarde: «A breve un taglio ai tassi di interesse, se non ci saranno altri shock»

«La Bce taglierà i tassi di interesse a giugno? Stiamo osservando un processo disinflazionistico. Se si muove in linea con le nostre attese ci avviamo…

16 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

«Nel 2023 oltre 12mila missioni di soccorso sono state condotte dal Soccorso Alpino e Speleologico»

Sono stati oltre 12mila le missioni di soccorso condotte al Soccorso Alpino e Speleologico, nel 2023. Complessivamente sono state 12.365 le persone soccorse, di cui…

16 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Internet, i bot generano il 32% del traffico complessivo

Il 32% complessivo del traffico Internet sono bot dannosi, sistemi automatizzati specializzati nel creare danni ai siti, truffe, disinformazione o invadere le mail di spam.…

16 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia