Di Maio: «Il primo decreto si chiamerà “decreto dignità”»
Si chiamerà «decreto dignità», il primo decreto del neo ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, e si baserà su quattro punti fondamentali: Imprese, e quindi eliminare tutte quelle cose come lo spesometro, redditometro e studi di settore. Delocalizzazioni, vale a dire che chi prende soldi dallo stato non può andare all’estero. Lotta alla precarietà e gioco d’azzardo, evitando di pubblicizzarlo. «Nella legge di bilancio di quest’anno si dovrà avviare il fondo per il reddito di cittadinanza», ha detto Di Maio ai microfoni di Rtl. «Stiamo per approvare il taglio ai vitalizi degli ex parlamentari – ha aggiunto il ministro – iniziamo da un atto interno alla Camera e poi trasferiamo lo stesso principio per le pensioni sopra i 5.000 euro netti per tutti coloro che non hanno versato i contributi ma hanno una pensione d’oro e quindi devono avere un a pensione per i contributi che hanno versato».