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Scenari politici ed economici, i giudizi sulla manovra

Sondaggio Tecnè per Quarta Repubblica del 1 ottobre 2018: esprime parere positivo il 42% degli intervistati
di Redazione

«Dobbiamo evitare che l’Italia reclami condizioni speciali che, se concesse a tutti, significherebbero la fine dell’euro». A pensarla in questo modo è il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Chiaro il riferimento alla manovra allo studio del governo, dopo aver approvato la nota di aggiornamento al DEF che prevede l’innalzamento del rapporto deficit/Pil al 2,4% per tre anni. La manovra è al centro del dibattito, agita i mercati (con lo spread che è tornato a crescere vertiginosamente nelle ultime ore) e suscita più di qualche perplessità a Bruxelles. Una manovra in deficit comporta dei rischi e meglio può essere sostenuta in un contesto economico molto favorevole (ritmi di crescita elevati, mercato del lavoro in salute). Juncker avrebbe detto, stando ai diversi resoconti provenienti da Friburgo, in Germania, dove si è espresso sul caso italiano, di non volere «una nuova crisi greca». Un timore, quest’ultimo, con ogni probabilità sopra le righe.

L’Italia non presenta una situazione economica preoccupante, nonostante le stime di crescita ridotte e un periodo di espansione meno robusto rispetto al più recente passato. I fondamentali restano solidi e proprio in queste ore sono giunte le prime, significative indicazioni dal mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione è sceso sotto la soglia psicologica del 10%, al 9,7%, mentre l’occupazione si è attestata al 59%. Sebbene non manchino i dubbi, secondo il sondaggio di Tecnè diffuso il 1 ottobre 2018 per il programma di approfondimento di Rete4, Quarta Repubblica, in onda il lunedì, i giudizi sulla manovra (almeno sulla base delle conoscenze attuali) sono positivi per il 42% degli intervistati (riduce le disuguaglianze, dà impulso alla crescita economica), mentre sono negativi per il 36% (fa crescere il debito, spaventa gli investitori, è «assistenziale»); senza opinione il 22%.

NOTA METODOLOGICA
Campione rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, articolato per sesso, età, area geografica.
Estensione territoriale: intero territorio nazionale
Numerosità del campione: 1.000 casi [totale contatti 4.731 – rispondenti 1.000 – rifiuti/sostituzioni 3.731]
Metodo di rilevazione: CATI-CAMI-CAWI
Margine di errore: +/- 3,1% (sui risultati a livello dell’intero campione)
Data di effettuazione delle interviste: 29-30 settembre 2018
Committente: RTI
Soggetto che ha realizzato il sondaggio: Tecnè S.r.l.
Il documento completo è disponibile sul sito: sondaggipoliticoelettorali.it

 

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