Come i diciottenni hanno speso il bonus cultura
Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli, ha firmato il Decreto attuativo che estende il bonus cultura erogato a tutti i diciottenni italiani, per un ulteriore anno, dopo l’approvazione del Consiglio di Stato che il 15 giugno di quest’anno aveva stabilito che per finanziare il bonus nel 2018 e nel 2019 sarebbe servita una legge apposita. Il bonus quest’anno previsto per i nati nel 2000, dà la possibilità a tutti coloro che nel 2018 hanno compiuto, o dovranno compiere, 18 anni di ottenere il buono da spendere in prodotti culturali tramite l’iscrizione alla piattaforma 18app.it entro il 30 giugno 2019 e spendere i 500 euro del buono entro il 31 dicembre dello stesso anno.
Gli ultimi dati resi noti dalla piattaforma e relativi al periodo tra il 19 settembre 2017 e il 30 giugno 2018, i neo maggiorenni iscritti sono stati 417 mila, 5.346 esercenti aderenti per una spesa complessiva di 110 milioni di euro. Il bonus dei ragazzi è stato speso in misura maggiore per libri, voce per cui sono stati registrati acquisti quasi per 72 milioni ovvero il 66% del totale, a seguire 13,7 milioni per la sezione musica – inserita nella seconda edizione di 18app -, quindi cd, l’abbonamento a Spotify, 11 milioni e mezzo per concerti, 9,6 milioni di euro per il cinema, un milione e mezzo in formazione, poco più di 1 milione per teatro e danza, 490 mila euro in eventi culturali e 396 mila per i musei.
L’ultimo confronto effettuato dal Mibact con i dati aggiornati a fine 2017, mostra che nelle prime dieci settimane della seconda edizione, oltre ad essere aumentati gli ambiti di spesa, cresce anche il numero di maggiorenni accreditati, +8%, mentre raddoppia la spesa, che registra un aumento del 97%, corrispondente ad una spesa di oltre 15,4 milioni di euro.
In generale, secondo i dati del ministero, in poco più di un anno, dal 3 novembre 2016 al 30 novembre 2017, quasi 600 mila diciottenni hanno speso oltre 163 milioni di euro di bonus cultura per comprare prodotti culturali acquistati, nel 54% dei casi online. La divisione della spesa è simile a quella dell’ultimo anno: più dell’80% del totale nei due anni del bonus cultura ha riguardato i libri, 98% cartacei e il 2% di ebook, seguono concerti e musica, che insieme rappresentano oltre il 10% della spesa, e cinema con il 7% del valore complessivo.