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Spesa delle famiglie: ancora evidente il divario Nord-Sud

Il gap maggiore, di circa 800 euro mensili, si registra tra il Nord ovest e le Isole, afferma l’Istat

di Redazione

La spesa media delle famiglie residenti inItalia nel 2018 è stata stimata dall’Istat a 2.571 euro mensili in valori correnti e rimane perciò sostanzialmente invariato rispetto al 2017, anno su cui registra un aumento dello 0,3%. Considerando la dinamica inflazionistica però in termini reali la spesa diminuisce dello 0,9%, dato che segna per la prima contrazione dall’andamento positivo che si è registrato dal 2014.

Resta evidente il divario di spesa al livello territoriale: il gap maggiore, di circa 800 euro mensili, tra il Nord ovest e le Isole, in cui la spese delle famiglie è rispettivamente di 2.866 euro e 2.068, in termini percentuali la differenza tra le due aree si attesta a 38,6%, sotto la soglia del 40% dal 2009. Più alti della media nazionale i consumi nel centro Italia e nel Nord est, dove raggiungono rispettivamente 2.723 e 2.783 euro, mentre il Sud si ferma a 2.087 euro mensili. 

Oltre alla differenza territoriale, il rapporto dell’Istat sottolinea che la concentrazione della spesa è asimmetrica tra le famiglie: il 50% ha speso nel 2018 meno di 2.153 euro, importo minore del valore medio nazionale. Il rapporto della spesa delle famiglie più abbienti rispetto a quella delle famiglie meno ricche è quindi del 5,1 dato leggermente in diminuzione per la prima volta dal 2013.  

La composizione interna della spesa rimane simile rispetto all’anno precedente, con le famiglie residenti che spendono la quota maggiore, il 35,1% del totale, per l’abitazione, voce a cui seguono i prodotti alimentari, il 18%, e bevande analcoliche e infine i trasporti. 

Per quanto riguarda le spese alimentari, la percentuale corrisponde a circa 462 euro mensili, complessivamente invariati rispetto al 2017, ma nel dettaglio aumenta sia la spesa per la carne – che rappresentano anche la quota di spesa alimentare più importante del carrello – che per il pesce e i prodotti ittici. 

(fonte: Istat)

 

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