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Il mercato immobiliare in Italia

Secondo l’Istat diminuiscono lievemente i prezzi delle abitazioni nonostante un aumento delle compravendite. Peggiora a giugno la fiducia delle imprese di costruzioni, ma gli agenti immobiliari sono ottimisti

Di Redazione

Secondo gli ultimi dati, ancora provvisori, dell’Istat nel primo trimestre del 2019 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie per fini abitativi e di investimento diminuisce dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2018. Il calo dell’indice annuo è frutto di una diminuzione significativa dei prezzi delle abitazioni esistenti, che registrano un -1,3%, compensate in parte dai prezzi delle abitazioni nuove, per le quali si registra un aumento su base tendenziale dell’1,7%. Su base congiunturale invece la diminuzione dell’IPAB dipende da entrambi i tipi di abitazione, nuove e esistenti, che diminuiscono rispettivamente di 0,5% e di 0,6%. Rispetto alla media del 2010, anno in cui è iniziata la rilevazione, i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 17,2%.

I dati Istat sull’indice delle abitazioni si manifestano in un mercato residenziale italiano che vive dal 2014 un periodo di espansione delle compravendite del settore immobiliare, come rileva l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per quel che riguarda il settore residenziale. Questo nel primo trimestre di quest’anno si riconferma con un tasso del +8,8%, anche se il dato è leggermente inferiore a quello del trimestre precedente, +9,3%. Scomponendo il dato a livello territoriale, il tasso più alto di compravendite si riscontra nel Nord Est e nel Centro Italia, in cui crescono rispettivamente dell’11,8% e del 10,7%.

A completare il quadro del mercato immobiliare gli ultimi dati sui mutui mostrano che contestualmente a giugno 2019 sono stati richiesti in media 1.923 euro a metro quadro, il che equivale ad una diminuzione dello 0,58% rispetto allo stesso mese dello scorso anno – con un solo euro in meno a metro quadro aprile 2019 resta così il mese in cui è stato richiesto il prezzo più basso -. A questi dati si accompagna la fiducia delle imprese di costruzioni, che secondo l’Istat a giugno 2019 è scesa da 144,3 a 140,9 punti. Nonostante ciò le agenzie immobiliari, secondo un’indagine realizzata dalla Banca d’Italia nel primo trimestre dell’anno, si dicono maggiormente ottimiste e restano ampiamente positive su un futuro a medio termine.

 

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