Il Vat gap dell’Ue si è ridotto, ma è ancora molto elevato | T-Mag | il magazine di Tecnè

Il Vat gap dell’Ue si è ridotto, ma è ancora molto elevato

Stiamo parlando del divario tra il gettito IVA atteso e le effettive entrate degli erari dei Paesi membri

di Redazione

È certo noto che i Paesi perdono miliardi a causa dell’evasione fiscale, cifre difficili da quantificare per via proprio della natura del fenomeno, ma di solito alcune analisi provano ad avanzare delle stime per tentare di disegnare un quadro della situazione. A provare ogni anno le somme è anche la Commissione europea, attraverso il Vat Gap Report.

Per Vat Gap, dove VAT corrisponde a IVA, l’Imposta sul Valore Aggiunto, si intende la differenza tra le entrate IVA previste e l’IVA che viene effettivamente riscossa dai Paesi membri dell’Unione europea e fornisce una stima della perdita di entrate dovuta a evasione fiscale, frodi, elusione, insolvenze finanziarie, errori di calcolo e sistemi di riscossione inadeguati, che ogni anno causano perdite di miliardi di euro per gli Stati membri dell’Unione europea.

Stando agli ultimi dati raccolti dalla Commissione, nel 2017 l’IVA persa nell’Ue è stata pari a 137,5 miliardi di euro, l’11,2% del gettito IVA totale previsto. Tuttavia di positivo c’è che allo stesso tempo nell’area si è registrato un aumento del 4,1% delle entrate da IVA, mentre la responsabilità fiscale è aumentata del 2,8%. Di conseguenza, il divario complessivo dell’IVA negli Stati membri è sceso di circa 8 miliardi di euro, attestandosi appunto a 137,5 miliardi di euro (-1%, all’11,2% sopracitato).

Il Paese europeo a mostrare il divario più elevato è la Romania, con un Vat gap del 35,5% (pari a quasi 6,5 miliardi di euro), a cui seguono la Grecia con il 33,6% (7,3 miliardi di euro), la Lituania con il 25,3% (1,1 miliardi) e l’Italia con un divario del 23,8%, che però “vanta” il primato euro per il valore assoluto, pari a 33,6 miliardi di euro. A registrare una diminuzione del divario sono stati ben 24 Paesi su 28, con il calo maggiore registrato a Malta, – 7,5%.

Nei giorni scorsi è uscito un altro studio interessante sul tema, redatto dall’economista dell’Università della California, Gabriel Zucman. Secondo la sua analisi in tutto il mondo sono oltre 500 miliardi di dollari le entrate che le società non versano grazie alla fiscalità privilegiata dei Paesi fiscali, ai quali si aggiungo 200 miliardi di dollari non versati dalle persone fisiche. In totale quindi i paradisi fiscali costano quasi 800 miliardi di dollari di mancato gettito fiscale.  

 

Scrivi una replica

News

Premierato, ok della Commissione Affari costituzionali del Senato

Conclusi i lavori della Commissione Affari Costituzionali del Senato sul ddl Casellati, che punta all’introduzione del premierato. Approvato il mandato al relatore, con i voti…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Autonomia differenziata, Tajani: «Non abbiamo presentato emendamenti, manteniamo fede agli impegni»

Sull’Autonomia «vediamo come va il dibattito, noi non abbiamo presentato emendamenti, manteniamo fede agli impegni. Non vogliamo toccare il testo ma vogliamo alcune garanzie sui…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, c’è l’ok del Congresso Usa a nuovi aiuti

Gli Stati Uniti «inizieranno a inviare armi e attrezzature all’Ucraina questa settimana». È l’assicurazione che il presidente statunitense, Joe Biden, ha rivolto in un comunicato…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Medio Oriente, l’Onu ha chiesto un’indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nella Striscia di Gaza

L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto un’indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di…

23 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia