Manovra, alcuni punti chiave/1
Dal sostegno alle famiglie alla plastic tax (con parziale dietrofront), fino alle misure per contrastare il dissesto idrogeologico
di Redazione
Una manovra che «tende a essere moderatamente espansiva, orientata verso una crescita duratura e strutturale»: così l’ha presentata il premier Giuseppe Conte, parlando alla cerimonia di inaugurazione dell’anno di studi della Finanza. Tuttavia le proposte di modifica al disegno di legge di Bilancio presentate in Senato sono ben oltre 4.000, di cui molte provengono proprio dalle file della maggioranza. E i principali cambiamenti potrebbero riguardare plastic e sugar tax, auto aziendali e piano casa.
Tra i punti chiave, si legge sul sito del MEF, «per rivitalizzare i consumi dei ceti medio-bassi attraverso la crescita del potere d’acquisto, il Governo ha deciso di destinare tre miliardi di euro alla riduzione delle imposte sui redditi dei lavoratori dipendenti, con l’obiettivo di incrementare l’importo netto degli stipendi già nel 2020. Le risorse saliranno a cinque miliardi a partire dal 2021».
Nell’ambito delle misure di sostegno ai nuclei familiari verranno destinate risorse pari a 2,8 miliardi nel triennio e verranno così incrementate le risorse disponibili nel 2020 per il Bonus Bebè e il Bonus Asilo nido. Viene inoltre esteso il congedo di paternità, che per il 2020 passa da 5 a 7 giorni (ma un emendamento chiede di aumentarlo a dieci giorni).
È probabile, si diceva già all’inizio, che cambieranno le misure relative alla plastic e alla sugar tax. In particolare, per quanto riguarda l’ipotesi di introduzione di un’imposta sul consumo di manufatti in plastica con singolo impiego, si tratta di una misura molto controversa. C’è da considerare che l’Italia è tra i principali produttori, dunque non si può escludere il rischio di ricadute sul fronte occupazionale. Il dibattito, insomma, è piuttosto esteso e il M5s chiede di escludere dalla plastic tax i prodotti monouso in plastica biodegradabile. Contestualmente, si prevedono modifiche sulle auto aziendali.
La legge di Bilancio, poi, dedica attenzione anche agli investimenti pubblici, «incrementandone – informa il MEF – gli stanziamenti in modo sensibile». Nel triennio 2020–2022 saranno stanziate risorse aggiuntive per circa sette miliardi di euro in due fondi destinati a Stato ed Enti territoriali. «Nell’orizzonte temporale dei prossimi 15 anni, tali risorse diventano quasi 59 miliardi, ai quali si aggiungeranno contributi e incentivi agli investimenti privati per complessivi XX miliardi nel triennio 2020-22». Considerati i recenti danni causati dal maltempo, a Venezia soprattutto, in Parlamento si lavorerà per ulteriori misure in grado di contrastare il dissesto idrogeologico.
(continua)