Amministrative. Grillo contro tutti (sinistra compresa)
Fabrizio Roncone ha provato a intervistare per il Corriere della Sera Beppe Grillo, autentico protagonista di questa campagna elettorale. Ha provato, abbiamo scritto, perché di fatto (almeno stando a come l’ha raccontata Roncone) Grillo ha dato vita ad un monologo come spesso gli capita di fare. Ma una cosa l’ha detta, Grillo, lanciando la sfida alla sinistra. “Perché, l’altro giorno, a Bologna, ha insultato Vendola, dicendo: «At salut, buson»?”, ha domandato l’intervistatore. “Siete piccini, voi giornalisti, sciocchi, gretti… Ho usato il termine busone, come a Roma direi ‘mortacci tua’. Uso il dialetto locale. E poi io Vendola lo demolisco con i fatti, con la politica, non con gli insulti. Tutta la sinistra la demolisco così… “, ha invece risposto il comico genovese. E ancora sulla sinistra: è un “gruppo di vecchi bolliti che sono d’accordo su tutto il peggio, dal cementare le nostre coste alla Tav? Guardi, le do una notizia che la lascerà senza parole: la sinistra italiana non c’è più, pffs! è sparita, s’è sciolta. Siamo noi, invece, ad avere un programma nuovo, con candidati giovani, puliti e vincenti!”.
Si accenna poi alla persona di Mattia Calise, candidato del Movimento 5 Stelle a sindaco di Milano, mentre l’articolo si conclude con alcuni degli insulti più “famosi” che Grillo ha rivolto a diversi esponenti politici e cariche istituzionali (non ultimo il presidente della Repubblica, Napolitano). Una raccolta che già Alessandro Capriccioli (Metilparaben) aveva confezionato per l’Espresso e su cui Grillo, all’interno del suo blog, aveva avuto da ridire (qui la controreplica di Alessandro Gilioli su Piovono rane).