Referendum, i quesiti “interessanti” di Bossi
È una notizia, almeno a scorrere velocemente i giornali, l’apertura del leader della Lega Nord, Umberto Bossi, ad alcuni quesiti referendari su cui gli italiani dovranno dire la loro il 12 e 13 giugno. “Alcuni quesiti sono interessanti, come quello sull’acqua. Avevamo chiesto a Berlusconi di fare una legge e noi l’avremmo appoggiata poi si è messo di mezzo Fitto e alla fine nessuno l’ha fatta”, ha spiegato Bossi ai cronisti che lo incalzavano. Questione su cui, oltretutto, si è espressa oggi anche la Cei.
“L’acqua – ha detto il segretario generale, monsignor Mariano Crociata – è questione di responsabilità sociale e bene comune, è necessario che vi sia responsabilità verso i beni comuni e che rimangano e siano custoditi per il bene di tutti”. Ma a fare da contraltare è la protesta di oggi alla Rai di alcuni esponenti dei comitati 2 Sì per l’Acqua Bene Comune e Vota sì per fermare il nucleare che hanno occupato pacificamente la sede di viale Mazzini. La protesta nasce in seno alla scarsa informazione della televisione pubblica sui quesiti referendari, “sei minuti al giorno per ogni quesito, mai in prima serata e sempre l’obbligo di non pronunciare le parole ’12 e 13 giugno’ nelle trasmissioni di approfondimento e di attualità”, come ricorda Antonio Cianciullo sul suo blog Eco-logica.