Di Pietro punzecchia il Pd. E da Berlusconi arriva un biglietto di congratulazioni
Qualche giorno fa noi di T-Mag ci siamo chiesti a cosa mirasse Di Pietro, con il suo nuovo atteggiamento condito di un aplomb che finora non era certo stato il suo cavallo di battaglia. Le cronache raccontano di un colloquio in Aula, oggi, prima del dibattito sulla verifica, tra Berlusconi e Di Pietro. Una chiacchierata quasi cordiale, oseremmo dire. E quando Di Pietro ha preso la parola alla Camera più che inveire contro il governo ha preferito lanciare una frecciatina al Pd: “Quando mi chiedono quale sia l’alternativa all’esecutivo di Berlusconi, io devo rispondere sinceramente: non lo so. Non lo so, perché non ho ancora avuto una riunione con gli altri leader dei partiti di opposizione. Non lo so. E qui lo chiedo pubblicamente davanti al Paese: se c’è un partito di maggioranza relativa ha il dovere oggi di convocarci per vedere cosa vuole fare, non può aspettare ancora un minuto”.
E non finisce qui. Si narra di alcuni biglietti di congratulazioni indirizzati al leader dell’Idv per il suo intervento provenienti da Reguzzoni, Cicchitto e, udite udite, Berlusconi. Dopo qualche ora, ad ogni modo, il segretario del Pd Bersani ha risposto a Di Pietro: “È ora di liberare le energie nuove di questo paese, e ce ne sono tante come abbiamo visto alle amministrative. L’alternativa sta lì. E di riunioni ne faremo quante ne vorremo”. Repentina la replica dell’ex pm: “Allora passiamo dalle parole ai fatti”.
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