Il nuovo fronte non secessionista per il Nord
Bersani lo aveva sottolineato subito dopo l’esito più che positivo per il centrosinistra alle amministrative: “Di quale nord stiamo parlando? Il centrosinistra governa a Genova, Milano, Torino, Trieste, Bologna… è un segnale inequivocabile”. Era un chiaro avviso al Carroccio. I sindaci di Torino e Milano, Piero Fassino e Giuliano Pisapia, hanno così deciso di mettere in pratica un’intuizione che già fu di Sergio Chiamparino.
Vale a dire proporre una sinergia tra i due capoluoghi partendo dal presupposto che “il 65 per cento dei cittadini del Nord sono governati da amministrazioni di centrosinistra”. Rilanciare, insomma, una questione settentrionale evitando però qualsiasi retorica secessionista in stile Lega Nord. L’alleanza, sancita giovedì dai due sindaci, consiste in una consultazione permanente in ambito economico e culturale. A partire dalla revisione del Patto di Stabilità interno. Fassino e Pisapia hanno rivolto non poche critiche alla manovra messa a punto da Tremonti: “La linea attuale ha messo in ginocchio gli enti locali”. Dunque i temi su cui si confronteranno i sindaci di Torino e Milano riguarderanno il bilancio, ma anche le risorse infrastrutturali (collegamenti efficienti) nonché politiche culturali volte a una congiunta attrazione turistica. Senza dimenticare che, giocoforza, l’Expo 2015 sarà in questo senso una delle priorità in agenda.