Dal lancio di monetine a quello di tessere il passo è breve
In mattinata i lavori alla Camera sono ripresi alla stregua di come erano stati lasciati nella serata di ieri, vale a dire con gesti di stizza e diverbi più o meno accesi. Il processo verbale della seduta di ieri è stato respinto in quanto la votazione si è conclusa in pareggio. Le opposizioni hanno contestato il mancato riferimento allo show di La Russa (che se l’è presa prima con Franceschini e poi con Fini in merito alle contestazioni fuori Montecitorio), mentre ad alcuni ministri (che hanno appositamente abbandonato il Cdm) non è stato permesso di votare. Dal lancio di monetine a quello delle tessere il passo è dunque breve. Stando a quanto riferito dal leader dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro, il ministro della giustizia, Angelino Alfano, ha lanciato la sua tessera della Camera verso i banchi dell’Idv. Un gesto di stizza sufficiente, a detta di Di Pietro, per chiedere le dimissioni “del portantino di Berlusconi”. Poi Di Pietro ha aggiunto: “Denuncerò al presidente della Camera lo spregio e il disprezzo del ministro nei confronti del Parlamento”.