Vivere o niente, Vasco risponde a Veneziani
Il filosofo Marcello Veneziani ha dedicato ieri, sul Giornale, un articolo dedicato a Vasco Rossi. Già il titolo dice molto: Vivere al massimo pur di pensare al minimo. Martedì è uscito l’ultimo album della rock star, Vivere o niente. “Vasco – sostiene Veneziani – è un cantante esistenziale ed ha avuto una lunga e larga influenza come maestro del pensiero spensierato. È uno dei testimonial del nichilismo pratico in voga: velocità, droga, vita spericolata e piena di guai ma vuota di senso. Vivere al massimo, perché la vita è un nulla nelle mani del caso”. Veneziani, inoltre, fa riferimento ad un libro uscito sempre martedì, Vivere non basta, volume che spiega come la vita vada “dedicata e non solo vissuta”.
Vasco si è accorto delle critiche che il filosofo (che lo stesso cantautore afferma di conoscere: “Filosofo della destra è apparso dopo gli anni ottanta quando la destra conquistò il potere con Berlusconi.. da trascinador con un partito e e tre television .. Strano caso di parruccone moderno. Assomiglia fisicamente a un mio amico psichiatra”) gli ha rivolto e così ha pubblicato una lunga lettera sulla sua pagina Facebook. “Stabilendo arbitrariamente che il titolo Vivere o niente sia un invito a una vita senza senso e vuota di significato – scrive Vasco Rossi – cita subito un titolo di un libro uscito proprio i questi giorni Vivere non basta che afferma ben altri concetti e valori positivi. Il fatto è che Vivere o niente non significa affatto quello affermato dal filosofo ma esattamente l’opposto. Qualsiasi ragazzino di vent’anni che lo ha ascoltato oggi glielo potrebbe confermare. Si tratta invece più o meno dello stesso concetto. Vivere o niente non significa ‘niente’ o confusione ma è un Out-Out. Significa scegliere e decidere di vivere una vita piena e intensa . VIVERE con passione. Altro che vivere non basta…”.