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Quando le poltrone fanno gola ai responsabili

Checché se ne dica, le poltrone sono sempre ambite. E quando si nega, spesso, è in verità sintomatico di una pretesa in questo senso. Altrimenti non si spiegherebbero gli annunci di Maria Grazia Siliquini, ora nel gruppo dei Responsabili, all’indomani del voto di fiducia del 14 dicembre (dopo averne dette di tutti i colori a Silvio Berlusconi): “Niente posti di potere”. Che tradotto in altre parole era un invito a non guardare con sospetto il suo voto a favore del premier. Peccato che Siliquini abbia ieri ottenuto la nomina al cda di Poste Italiane per il periodo 2011-2013. “In Italia i politici responsabili cambiano idea all’incirca ogni cento giorni”, osserva Concetto Vecchio sul suo blog.

 

1 Commento per “Quando le poltrone fanno gola ai responsabili”

  1. cocombr

    Io non riesco a meravigliarmi, si sa che dopo il tradimento Giuda venne pagato con trenta denari, che poi per un ritorno di pentimento e dignità rifiuto, qualche onorevole ha ricevuto l’obolo per il tradimento anche sotto forma di un posto importante in qualche consiglio di amministrazione, meditate gente meditate

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