Nativi digitali. Piccoli programmatori crescono
Le dita di Federico scorrono sempre meno incerte sul suo iPod Touch – praticamente una sua estensione, da nativo digitale – mentre mostra Lucky Battles, il gioco per iOS che ha programmato in quattro mesi. Rubando tempo qua e là alla scuola, ai compiti e alle molteplici attività tipiche della sua età. Perché Federico ha 12 anni e con il suo compagno di classe Francesco Puddu, anche lui di Bergamo, ha fondato una vera e propria softwarehouse, la Wupleceo.
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