“Ha senso restare nell’Unione europea?”
Il fatto che rappresentanti autorevoli del governo italiano – Silvio Berlusconi in testa – si chiedano se abbia senso o meno restare in Europa non è da considerarsi un esercizio di scuola o una presa di posizione retorica. Da un certo punto di vista la lamentela è comprensibile. Che cosa il governo italiano ha guadagnato dall’Europa in queste tempo breve degli ultimi mesi? Ben poco. Non ha guadagnato visibilità, autorevolezza, peso politico. Siamo in caduta libera e come la minaccia di dimissioni in un momento di trattativa nervosa dentro un qualsiasi consiglio d’amministrazione, la possibilità ventilata di uscire dalla Ue serve anche a misurare la nostra indispensabilità. Vedremo come finirà. Ma se anche si assistesse a un recupero di peso specifico da parte dell’Italia nella UE, la natura della crisi e la sua profondità non cambierebbero di molto.
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