Prescrizione breve. In Aula il Pd legge la Costituzione
Avevano promesso un Vietnam, tra le fila del Pd. In particolare era stato Roberto Giachetti, in un’intervista al Corriere della Sera, a promettere una battaglia serrata. La promessa è stata mantenuta. In Aula, infatti, è in corso l’esame del ddl che contiene la norma sulla prescrizione breve. Giunti all’articolo della contesa, il 3, quello relativo al provvedimento proposto dal relatore Maurizio Paniz (Pdl), i deputati del Partito democratico hanno letto la Costituzione, provocando perciò una singolare forma di ostruzionismo. “Con l’articolo 3 del processo breve – ha spiegato a tale proposito Dario Franceschini – arriviamo al momento massimo in cui vengono calpestate le regole, introduciamo nel nostro ordinamento un’amnistia generalizzata. Si calpestano i principi della nostra Costituzione. Per questo impiegheremo parte del nostro tempo per leggere la Carta”. “Oggi – ha invece chiosato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani – è una ferita molto seria alla uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Il governo sta prendendo in ostaggio il Paese imponendoci di stare notte e giorno sul processo breve mentre l’Italia ha problemi drammatici”. Massimo D’Alema ha letto l’articolo 77 della Costituzione, sul presidente della Repubblica, commentando: “Meno male che c’è”. E leggendo oltre: “’Il presidente della Repubblica può, sentiti i loro presidenti, sciogliere le Camere’. Più che una lettura è un auspicio”.