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Alfano? E’ il nuovo delfino impagliato dal Cav

E' durata solo una notte l'investitura del guardasigilli siciliano come successore del premier Silvio Berlusconi

“Non ho mai detto che Alfano è il mio successore: è una persona capace, ma decide il partito perché il Pdl è un partito democratico”. La notizia è durata poco, come del resto era preventivabile. L’endorsement di Berlusconi nei confronti del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, svanisce immediatamente, appena la durata di un mormorio fragoroso che ha prestato il fianco ai commentatori più agguerriti.
Intendiamoci: non stiamo qui a decretare chi sarà il prossimo candidato premier del Pdl, se ancora Berlusconi o chi per lui. Non possiamo saperlo né ci compete. Possiamo vantare, però, una riflessione anzitempo sull’argomento: “Il dopo-Berlusconi non si riferisce certo all’individuazione dell’uomo che potrà prenderne il posto alla guida del Paese, dato che il fenomeno dell’alternanza ci ha già concesso di sperimentare quanto questo tipo di ‘dopo’ possa essere evanescente”.
Quella di Alfano, dunque, si aggiunge ad una lunga lista di figure politiche alle quali alternativamente è stata appioppata una speciale investitura: la successione al Cav. In principio Fini – che tra mille dissapori ha accompagnato Berlusconi in un percorso comune salvo divorziare soltanto un anno fa – e successivamente altri, più o meno credibili. Casini, ad esempio. Ma il definitivo strappo con Berlusconi è stato consumato dal leader centrista ben prima della scissione finiana. Oppure il “presidente a vita” della Lombardia, Roberto Formigoni (web star per una settimana a causa dei suoi video a dir poco bizzarri). Ci sarebbe finanche Giulio Tremonti, ma il ministro dell’Economia – sostengono i soliti “bene informati” – sta giocando una partita in solitaria tramando nell’ombra la leadership che verrà. Ecco che Alfano diviene così un personaggio facilmente spendibile. È il delfino ideale, dicono di lui. E basta una battuta del presidente del Consiglio durante un incontro con la stampa estera per creare scompiglio e scrivere titoli a nove colonne.
Sul suo blog Marco Bracconi ha osservato come l’eventuale passaggio Berlusconi-Alfano ricordi molto l’avvicendamento in salsa russa Putin-Medvedev. Mesi addietro girò addirittura la voce di una possibile successione dinastica con Marina Berlusconi pronta a subentrare al padre. Ma le sorti della famiglia Mubarak – a cui il premier ha riservato particolari attenzioni stando alle ultime cronache giornalistiche – devono avere portato consiglio.
Chi sarà il futuro leader del Pdl e probabilmente prossimo candidato a presidente? L’argomento è rimandato a data da destinarsi. Ancora una volta.

 

3 Commenti per “Alfano? E’ il nuovo delfino impagliato dal Cav”

  1. […] delfino impagliato dal Cav Il dopo-Berlusconi non si riferisce certo all’individuazione dell’uomo che potrà prenderne il posto alla guida del Paese, dato che […]

  2. […] all'interno del Pdl, dall'altra sparigliare ancora le carte sul tema della successione. Dopo Alfano – nome poi smentito – Berlusconi “candida” il ministro dell'Economia. Ammesso che non sia […]

  3. […] cospetto di un braccio destro fortemente voluto dal leader. Niente a che vedere, insomma, con il “delfinario” che da anni consuma litri di inchiostro nelle più illustri redazioni senza però mai arrivare a […]

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