Approvate riforme economiche, nuova era per Cuba?
Eppur si muove. Il Partito comunista cubano ha infatti approvato le riforme economiche proposte dal presidente Raul Castro. La forma economica principale di Cuba resterà la società statale socialista, ma ad ogni modo verranno riconosciuti “investimenti stranieri, cooperative, piccoli contadini, usufruttuari, e i lavoratori autonomi”. Entro il 2015 il governo cubano prevede che almeno 1,8 milioni di cubani saranno impegnati nel settore privato. Fidel Castro, invece, si è dimesso dall’incarico di segretario del partito. La decisione è stata annunciata dal lider maximo sul sito Cubadebate: “Raul sapeva che non avrei accettato un ruolo formale; mi ha sempre chiamato Primo segretario e Comandante in capo, funzioni che delegai quando mi ammalai gravemente. Non ho mai cercato di esercitarle, neanche quando recuperai le capacità di analizzare e scrivere. Credo di aver ricevuto sufficienti onori. Mai ho pensato di vivere così tanti anni; i nemici hanno fatto il possibile per impedirlo, hanno cercato di eliminarmi innumerevoli volte e spesso ho ‘collaborato’ con loro”.