Siria. Usa: lavorare per libertà di espressione
Mentre in Siria proseguono le proteste contro il regime di Bashar Assad – e il ministero dell’Interno parla di insurrezione armata sobillata da gruppi estremisti salafiti –, il portavoce del Dipartimento di Stato, Mark Toner, ha affermato che gli Stati Uniti stanno lavorando “con una varietà di attori con l’obiettivo di rafforzare la libertà di espressione e il tipo di istituzioni che riteniamo saranno vitali per un possibile futuro democratico in Siria”. Gli Stati Uniti erano stati accusati di complotto ai danni del regime e il Washington Post aveva sostenuto, citando alcuni cablogrammi di Wikileaks, che il governo statunitense era impegnato a finanziare i gruppi dell’opposizione siriana nonché la rete televisiva satellitare antigovernativa, Barada Tv. Ma su quest’ultimo punto, come ormai da prassi quando ci sono di mezzo le rivelazioni di Wikileaks, non sono pervenuti commenti da parte delle autorità americane.