Milano. Lassini si ritira e chiede scusa a tutti
Alla fine Roberto Lassini ha ceduto e ha così ritirato la propria candidatura alle comunali di Milano. Però, intervenendo al programma la Zanzara di Radio24, ha tenuto a precisare un particolare (evidenziato già da molti): “È vero, nei manifesti che ho fatto c’erano le stesse cose già dette da Berlusconi”. “Chiedo scusa anche ai giudici – ha poi aggiunto – ma io sono piccolo piccolo. Pensate che quando ero in carcere mi chiamavano il tangentopolino, ero il sindaco del quinto raggio”. L’annuncio di Lassini, mente dei manifesti comparsi a Milano venerdì, era avvenuto durante una conferenza stampa, decisione che ha visto il plauso del presidente del Senato, Renato Schifani, precedentemente perplesso sull’operato dell’ex sindaco di Turbigo. comunale. Inoltra Lassini ha inviato una lettera di scuse al capo dello Stato, Giorgio Napolitano: “Le parole da Lei espresse in merito alla nota vicenda dei manifesti affissi a Milano mi hanno profondamente toccato. Non lo dico per compiacerLa né per riscattarmi, ma perché condivido l’attaccamento allo Stato e il rispetto delle istituzioni democratiche da Lei richiamati. Il messaggio espresso in quel manifesto, da me in qualche modo patrocinato, tradiva una rabbia personale con cui ho convissuto per anni e non teneva in giusta considerazione il dolore di altri italiani e l’attacco non voluto al nostro Stato”.
[…] sua intenzione dimettersi. L'ideatore dei manifesti “Via le Br dalle procure” aveva scritto una lettera di scuse al presidente della Repubblica per quanto avvenuto la scorsa settimana a Milano. Tweet […]