Veltroni insiste: sì al governo di decantazione
Walter Veltroni insiste. Dopo la lettera al Corriere della Sera, scritta con Beppe Pisanu, in cui si idealizzava il governo di decantazione, oggi Veltroni rilancia tale ipotesi in un’intervista a La Repubblica. Senza dietrologismi, appare l’evidente ammissione – tra le righe, per carità – del timore di affrontare Berlusconi in campagna elettorale. Altrimenti l’alternativa non può che essere una coalizione di larghe intese: “Ho visto i sondaggi – afferma l’ex segretario del Pd –. Dicono che il centrosinistra prevale di mezzo punto percentuale. Ma vanno considerati alcuni particolari. Nei sondaggi loro sono spesso sottostimati rispetto a noi; sempre più gente si vergogna di ammettere il voto per il Pdl; Berlusconi ha dimostrato una capacità di recupero nelle campagne elettorali. Non possiamo più permetterci di rischiare. Dobbiamo trovare la strada che garantisca la chiusura della stagione berlusconiana e non la sua riproposizione. Questa garanzia viene da un governo di decantazione o da un’alleanza elettorale di tutte le forze politiche che stanno insieme per un percorso di transizione, poi tornano a dividersi in un bipolarismo maturo e civile. Questo Paese è stanco, ha di fronte sfide difficili, come quella di risanare il bilancio, e nel 2013 ci vorrà una manovra durissima, e evitare l’impoverimento del lavoro e dell’impresa”.
Pensare che se fosse andato in Africa l’unica cosa che oggi vorrebbe decantare sarebbe l’acqua piovana da usare x lavare l’insalata…
C’è già pronto l’inno. Fa così: “Lasciatemi decantareeee, sono un africano, un africano vero!”