Firefox dimostra che la privacy è morta
Le discussioni su “web e privacy” sono spesso accanite: “Conoscono le nostre preferenze, la nostra posizione geografica, i nostri amici…”. A prima vista sembra un problema enorme. Ma non è così. La realtà è un’altra. Lo dimostrano i fatti. Firefox è il browser più diffuso al mondo. E Firefox 4 consente di attivare una “opzione antitracciamento dei dati personali”, che in inglese si chiama “Do Not Track”. Ebbene, rivela Jules Polonetsky, fondatore del Future of Privacy Forum, che solo l’uno per cento degli utenti si avvale di questa possibilità. Perché? Problemi tecnici? Difficile crederlo: basta andare alla pagina delle “opzioni avanzate” dove è anche possibile cancellare i cookies, un’attività svolta da oltre il 20 % degli utenti Firefox. E Polonetsky dice che ormai da un decennio solo l’uno per cento degli utenti (nel caso di Aol o DoubleClick) si preoccupa di difendere la propria privacy quando viene loro offerta l’occasione. E allora?
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