La Moratti contro i manifesti pro-eutanasia della Coscioni
«Sono convinta che il messaggio e l’immagine utilizzati per questa campagna pubblicitaria siano contrari alla sensibilità della maggioranza dei milanesi. Credenti e non». In questi termini il Sindaco di Milano Letizia Moratti si è espressa con estrema durezza riguardo alla presenza, per le vie di Milano, di una serie di manifesti affissi dall’Associazione Luca Coscioni nell’ambito di una campagna a sostegno dell’eutanasia. Non ha tardato, il sindaco, a pronunciarsi in maniera tranciante sull’argomento, assecondando così la sollecitazione del presidente milanese del Movivento per la Vita Fabio Luoni.
Di tutta risposta, l’Associazione Coscioni in una lettera destinata alla Consulta di Bioetica fa sapere che «nulla fa più paura al potere politico cattolico della libertà dei cittadini di scegliere sul proprio corpo». E alle dichiarazioni del sindaco Moratti, l’Associazione vicina ai Radicali Italiani reagisce rivendicando il diritto alla libertà di espressione che è proprio delle minoranze dei cittadini, come delle maggioranze, e portando a sostegno delle proprie ragioni il Rapporto Eurispes 2011, secondo il quale ben due italiani su tre sarebbero in realtà favorevoli alla legalizzazione della cosiddetta dolce morte.
In uno dei poster sotto accusa (vedi foto) figura una frase che Papa Wojtyla, secondo quanto riportato, avrebbe sussurrato a suor Tobiana Sobodka la sera del 2 aprile 2005. I sostenitori del Movimento per la Vita avranno il coraggio di chiedere la rimozione anche di questo manifesto?