La curia di Palermo vieta la veglia contro l’omofobia
La Curia di Palermo ha preso una decisione destinata a far discutere. Ha infatti vietato una veglia di preghiera per le vittime dell’omofobia prevista per il 12 maggio nella parrocchia di Santa Lucia. Si trattava di un’iniziativa di “Ali D’Aquila”, un gruppo di cristiani gay e lesbiche, nell’ambito delle celebrazioni per il Palermo Pride. Sostegno era stato garantito dal parroco, don Luigi Consonni, religioso missionario comboniano, che però ha poi ricevuto lo stop “dall’alto”. Pare infatti che l’arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, e il vescovo ausiliare, Carmelo Cuttitta, abbiano deciso di ritirare l’autorizzazione per l’utilizzo dei locali della parrocchia. Un divieto – si legge oggi sui principali quotidiani – che è stato ispirato ai principi contenuti nella Lettera ai vescovi della chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omossessuali dell’1 ottobre 1986, firmata dall’allora cardinale Joseph Ratzinger, e che prevede “la cura pastorale” degli omosessuali, con l’assistenza di medici e psicologi.