Feltri e Belpietro, editori immaginari
L’annuncio dell’addio di Vittorio Feltri al Giornale era stato in pompa magna: finalmente sarò l’editore di me stesso, aveva detto tornando all’ovile di Libero, giornale che aveva contribuito a fondare con Stefano Patacconi e che poi era stato acquistato dagli Angelucci. Per ora, Vittorio e Maurizio sono editori soltanto del 20% di sé stessi in due. E il resto rimane alla Fondazione San Raffaele, che continua a editare il giornale per conto degli Angelucci con una composizione societaria che dovrebbe servire ad aggirare le norme sui contributi all’editoria, anche se l’Agcom finora pare non esserci cascata.
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