La Rai e il referendum con il silenziatore
Niente tribune e messaggi autogestiti ancora per un paio di settimane. E per le comunicazioni istituzionali, le uniche già iniziate, solo orari proibitivi. Tutta colpa del ritardo con cui è stato approvato il regolamento della commissione di Vigilanza Rai per il referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento del 12 e 13 giugno. Un mese tondo tondo. Così, a poco più di 30 giorni dalla consultazione, il servizio pubblico continua a non informare i cittadini paganti come potrebbe.
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