Il Rapporto di Amnesty non premia l’Italia | T-Mag | il magazine di Tecnè

Il Rapporto di Amnesty non premia l’Italia

DIRITTI UMANI | di Astrid N. Maragò
di Astrid N. Maragò

 Il Rapporto annuale di Amnesty International 2011 documenta la situazione dei diritti umani in 157 paesi e territori nel 2010.
Quest’anno una particolare attenzione è riservata alle nuove tecnologie, in particolare i social media, e al loro rapporto di strumentalità rispetto alle battaglie degli attivisti per i diritti umani contro la repressione. Dall’affare Wikileaks, alla caduta del governo di Ben ‘Ali e alle forti proteste che stanno tuttora attraversando il Medioriente non senza lasciarsi dietro una scia di sangue.
Per quanto riguarda più in particolare il nostro Paese, il Rapporto di Amnesty non è affatto ottimista. Si legge che «diritti dei rom hanno continuato a essere violati e gli sgomberi forzati hanno contribuito a spingere sempre più nella povertà e nell’emarginazione le persone colpite. Commenti dispregiativi e discriminatori formulati da politici nei confronti di rom, migranti e persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender hanno alimentato un clima di crescente intolleranza. Ci sono state nuove violente aggressioni omofobe. I richiedenti asilo non hanno potuto accedere a procedure efficaci per ottenere protezione internazionale. Sono continuate le segnalazioni di maltrattamenti a opera di agenti delle forze di polizia o di sicurezza. Non sono cessate le preoccupazioni circa l’accuratezza delle indagini sui decessi in carcere e su presunti maltrattamenti. L’Italia ha rifiutato di introdurre il reato di tortura nella legislazione nazionale.»
Non ci resta che augurarci che il rapporto possa fungere da strumento di persuasione nei confronti di una classe politica troppo concentrata sulla propaganda elettorale e troppo spesso dimentica delle reali necessità di tutela dei diritti dei cittadini.
 

 

Scrivi una replica

News

Netanyahu ci ripensa, attesa delegazione Israele negli Usa

Un cambio di rotta rispetto alla decisione presa subito dopo l’approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza. Il premier israeliano, Benyamin…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, Oleg Ivashchenko nominato nuovo capo dei servizi segreti esteri

«Ho nominato il generale Oleg Ivashchenko nuovo capo dei servizi segreti esteri dell’Ucraina». Ad annunciarlo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «È un professionista – ha…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Gaza, Onu: «Fame potrebbe equivalere a crimine di guerra»

L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha affermato in un’intervista alla Bbc che Israele ha dalla sua una responsabilità significativa…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Meloni: «La pace si costruisce con la deterrenza»

«La pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno, sacrificio». Così il presidente del Consiglio,…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia