Libia. Mandato d’arresto contro Gheddafi
“Abbiamo prove enormi: siamo praticamente pronti ad andare al processo”. La sicurezza ostentata dal procuratore capo della Corte penale Internazionale, Luis Moreno Ocampo, riguardo le prove raccolte sulle responsabilità del leader libico Muammar Gheddafi, il figlio Saif al Islam e il capo dei servizi libici Abdullah al Senoussi per i crimini contro l’umanità durante le repressioni nei confronti dei ribelli spiega il mandato d’arresto contro Gheddafi. Ocampo ha inoltre riferito a tale proposito che “tutti i paesi hanno cooperato” con l’inchiesta condotta dall’ufficio del procuratore della Corte. Ora la parola spetterà ai giudici della Cpi che dovranno decidere se accogliere o meno la richiesta del pubblico ministero.