Strauss-Khan. Marine Le Pen se la prende anche con Sarkò
Le accuse rivolte al direttore del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Khan, hanno scatenato una serie di reazioni in tutto il mondo. Scrive Massimo Nava sul Corriere della Sera che al di là delle sue personali ambizioni, adesso certamente ridimensionate (Strauss-Khan era infatti considerato tra i più pericolosi possibili rivali di Sarkozy in vista delle prossime elezioni), “l’imbarazzante arresto di un leader di statura e responsabilità mondiale incrina l’immagine della Francia che in qualche modo rappresenta, stravolge l’imminente corsa elettorale per l’Eliseo e provoca un momentaneo vuoto di potere al vertice del Fondo monetario”. In Francia, la leader del Front National, Marine La Pen, non risparmia critiche a Strauss-Khan e, indirettamente, al premier italiano, Silvio Berlusconi: “Tutti sapevano che soffriva di una debolezza, per non dire di una patologia sessuale simile a quella di Berlusconi. Non capisco come Sarkozy lo abbia potuto candidare al Fmi, rovinando la reputazione della Francia”. Frase quest’ultima che evidenzia quale sarà la posizione del Front National sul caso. Anche perché, è l’analisi di molti commentatori, il presidente Sarkozy può tirare un sospiro di sollievo a causa delle quotazioni al ribasso del direttore del Fmi. Ma a quanto pare non è dello stesso avviso l’altra pretendente all’Eliseo, Marine La Pen, la quale cercherà di sovvertire la chiave di lettura sin qui evidenziata.
Strauss-Kahn, i misteri di quella mattina
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